E' stata pubblicata questa mattina la Lettera Apostolica in forma di Motu Proprio di Papa Benedetto XVI per la prevenzione ed il contrasto delle attività illegali in campo finanziario e monetario. "La Sede apostolica - scrive il Papa - ha sempre levato la sua voce per esortare tutti gli uomini di buona volontà, e soprattutto i responsabili delle nazioni, all'impegno nell'edificazione, anche attraverso una pace giusta e duratura in ogni parte del mondo, della universale città di Dio verso cui avanza la storia della comunità dei popoli e delle Nazioni". La pace ''in una società sempre più globalizzata, è minacciata da diverse cause, fra le quali quella di un uso improprio del mercato e dell'economia e quella, terribile e distruttrice, della violenza che il terrorismo perpetra, causando morte, sofferenze, odio e instabilità sociale''. Il Pontefice osserva quindi che "molto opportunamente la comunità internazionale si sta sempre più dotando di principi e strumenti giuridici che permettano di prevenire e contrastare il fenomeno del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo". In questo senso Benedetto XVI sottolinea che "la Santa Sede approva questo impegno e intende far proprie queste regole nell'utilizzo delle risorse materiali che servono allo svolgimento della propria missione e dei compiti dello Stato della Città del Vaticano". Data questa situazione e “in esecuzione della Convenzione Monetaria fra lo Stato della Città del Vaticano e l’Unione Europea del 17 dicembre 2009” il Papa emana la “Legge concernente la prevenzione ed il contrasto del riciclaggio dei proventi di attività criminose e del finanziamento del terrorismo del 30 dicembre 2010, che viene oggi promulgata” e che da oggi ha “stabile valore” ma che entra in vigore il 1 aprile 2011. Nello specifico la Lettera Apostolica di Bendetto XVI stabilisce che questa “legge dello Stato della Città del Vaticano e le sue future modificazioni abbiano vigenza anche per i Dicasteri della Curia Romana e per tutti gli Organismi ed Enti dipendenti dalla Santa Sede” che svolgano le attività di raccolta e gestione dei fondi finanziari. Si costituisce, come dicevamo, l’AIF, una “Istituzione collegata alla Santa Sede conferendo ad essa la personalità giuridica canonica pubblica e la personalità civile vaticana” e se ne approva lo Statuto. L’Autorità eserciterà “i suoi compiti nei confronti dei Dicasteri della Curia Romana e di tutti gli Organismi ed Enti” che operano nella raccolta e nella gestione di fondi finanziari.Apcom, Il Velino