giovedì 30 dicembre 2010

La legge promulgate dal Papa contro il riciclaggio. Costituita l'Autorità d'Informazione Finanziaria. Padre Lombardi: trasparenza e credibilità

Reclusione fino a 12 anni per riciclaggio, 15 anni per reati legati al terrorismo e all'eversione. Carcere anche per malversazione ai danni dello Stato (da sei mesi a quattro anni), truffa (da uno a sei anni), abuso di informazioni privilegiate (da uno a sei anni). È quanto prevede la legge 127 dello Stato della Città del Vaticano, che è stata promulgata oggi da Papa Benedetto XVI, che prevede pene specifiche anche per manipolazione del mercato, per la tratta di persone, vendita di prodotti con segni mendaci, contrabbando, tutela ambiente, traffico illecito di rifiuti. La legge istituisce anche l'Autorità di informazione finanziaria (Aif) vaticana, che opera “in piena autonomia ed indipendenza”. L’Aif, spiega l’articolo 33, ha accesso “anche indirettamente, alle informazioni finanziarie, amministrative, investigative e giudiziarie necessarie” per contrastare il riciclaggio e il finanziamento del terrorismo. Dopo aver indagato sulle segnalazioni ricevute, le archivia “mantenendone evidenza per dieci anni”. Oltre a sovrintendere al rispetto degli obblighi su riciclaggio e terrorismo e a valutare l’efficacia dei sistemi adottati a riguardo, compila statistiche e compie studi in materia, cura i rapporti con gli organismi internazionali e comunitari, entro il 30 settembre di ogni anno trasmette al segretario di Stato un rapporto sull’attività svolta. Le notizie rese da chi opera nella raccolta e nella gestione di fondi finanziari e dai loro dipendenti o consulenti sono coperte da segreto d’ufficio “ad eccezione dell’Autorità di Informazione Finanziaria e dall’Autorità giudiziaria, inquirente e giudicante, quando le informazioni richieste siano necessarie per le indagini o per i procedimenti relativi a violazioni sanzionate penalmente”. Il Papa è totalmente in questa direzione di legalità, in una linea di trasparenza, di inserimento senza riserve di tutte le norme, ha detto il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, che ha però spiegato che non si tratta di una novità di questo pontificato, ma di un'attenzione che c'è sempre stata. "Questo tipo di normative sono anche la conseguenza della modificazione della situazione mondiale, dopo l'11 settembre in particolare, sia anche del diffondersi di rischi di terrorismo e di riciclaggio che ci saranno stati anche in precedenza, ma anche ora spazi più grandi", ha aggiunto. "Direttamente non c'è rapporto" tra il sequestro dei 23 milioni di euro allo Ior da parte della procura di Roma e la nuova legge, ha quindi sottolineato il portavoce vaticano. "La legislazione è di prospettiva completamente diversa" è stata fatta "che ci fosse o no il sequestro". Ma certo "una volta che tutto questo sarà messo nella pratica quotidiana diventa impensabile che si verifichino inconvenienti come quello, perché l'informazione reciproca e le procedure saranno più precise". Sono stati inseriti nella legge anche delitti non codificati nel diritto penale vaticano: per questo c'è stata un'integrazione, come per i reati che riguardano la droga o la tratta, elementi legati al riciclaggio. Per quanto riguarda l'iscrizione nella white list, per padre Lombardi questo è il primo passo: "La legge entrerà in vigore tra tre mesi, poi ci saranno gli altri passi da verificare, ritengo che ci sia un periodo di una certa ampiezza, ma la strada è stata intrapresa e ritengo che sarà ritenuta una normativa ageguata". "Ogni soggetto, persona fisica o giuridica, ente ed organismo di qualsivoglia natura, incluse lefiliali e le succursali di soggetti esteri", che svolge professionalmente un'attività di tipo economico o finanziaria legata al Vaticano o alla Santa Sede è tenuto al "rispetto degli obblighi di prevenzione in materia di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo", prevede la legge. La nuova legge è "molto importante ed è bene che si applichi agli altri enti e attività della Santa Sede che comportano attività economiche e finanziarie come lo Ior, Apsa o Propaganda Fide", ha detto ancora il portavoce della Sala stampa della Santa Sede, spiegando che "il valore del Motu Proprio del Papa è stato di allargare la normativa pensata come legge dello Stato della Città del Vaticano anche a tutti gli altri enti connessi con la Santa Sede per una copertura completa dei rischi di questo tipo di attività". La pubblicazioni delle nuove leggi del Vaticano è "un evento di rilevante importanza normativa, ma anche di significato morale e pastorale di ampia portata", ha aggiunto il portavoce vaticano, spiegando che "si eviteranno in futuro quegli errori che così facilmente diventano motivo di "scandalo" per l'opinione pubblica e per i fedeli. Insomma, la Chiesa sarà più credibile davanti alla comunità internazionale e ai suoi membri". Non ci saranno banconote in euro emesse dal Vaticano, mentre per quanto riguarda la monetazione in euro quella è già circolante dal 2010, ha poi precisato Padre Lombardi, spiegando che oltre alle normative antiriciclaggio e antiterrosismo, il Vaticano ha varato oggi altre tre leggi riguardanti le monete, le banconote e le frodi relative alla monetazione.

Il Messaggero.it, Il Velino