Zenit
mercoledì 22 dicembre 2010
Natale 2010. Si rinnova la tradizione del presepe di Piazza San Pietro. Rappresentate scene di vita della Palestina e di altre realtà geografiche
Venerdì 24 dicembre alle ore 17.00 avrà luogo l'inaugurazione del monumentale Presepe in Piazza San Pietro, secondo una tradizione risalente a Giovanni Paolo II che nel 1982 volle collocare una Sacra Rappresentazione di fronte alla Basilica Vaticana. Alla cerimonia interverranno il Presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, il card, Giovanni Lajolo, il Segretario generale e il Vicesegretario del Governatorato, rispettivamente l'arcivescovo Carlo Maria Viganò e il vescovo Giorgio Corbellini, insieme alla direzione dei Servizi Tecnici. Allestito su una superficie di 300 mq, con un fronte di circa 25 metri, il Presepe si ispira come sempre ai racconti evangelici e include scene di vita della Palestina del tempo e di altre realtà geografiche. Al centro è collocato l’umile ambiente della nascita divina, una capanna inserita all’interno di una grotta naturale che ospita il Bambino, Maria e Giuseppe, accompagnati dalla silenziosa presenza del bue e dell’asino. A sinistra dello spettatore, un fabbricato con copertura a cupola lignea, accoglie nove personaggi – uomini, donne e bambini - intenti a suonare strumenti tipici a corda, a fiato e a percussione davanti ad una rete colma di pesci; la barca e i cesti di frutta a corredo della scena indicano l’attività principale della piccola comunità: la pesca e la coltivazione della terra. Sull’estremo opposto del Presepe, a destra di chi guarda, una grotta con una tettoia di legno offre riparo a testimoni di primo piano della Natività: i pastori e i Re Magi nell’atto di adorare il Dio Bambino. Le statue lignee sono state donate al Santo Padre dalle Filippine attraverso l’Ambasciata presso la Santa Sede, nel 60° dello stabilimento delle relazioni diplomatiche tra i due Stati (8 aprile 1951); la loro collocazione, accanto al Presepe, esalta i valori della famiglia filippina, che nella visione tradizionale è assimilata alla “casa”, in cui padre è il “pilastro” e la madre è “la luce”, che illumina e orienta i membri del nucleo domestico nel loro percorso di vita. Creatore delle statue è il 34enne scultore filippino Kublai Ponce-Millan, di Cotabato City, nell’isola di Mindanao, che, con la sua opera denominata “Nativevity”, ha voluto esprimere l’atmosfera natalizia della sua terra e celebrare il dono della Natività ricevuto con gioia e gratitudine dal popolo filippino. Le statue più antiche, esposte ogni anno nel Presepe di Piazza San Pietro, sono 9 e provengono dalla composizione natalizia allestita nel 1842 da San Vincenzo Pallotti nella chiesa romana di Sant’Andrea della Valle; su di loro “veglia” la comunità vaticana delle Francescane Missionarie di Maria, cui è affidato il compito di confezionare le vesti dei diversi personaggi. Note come “Suore degli Arazzi” poiché responsabili dal 1926 del “Laboratorio di restauro degli arazzi”, le religiose procedono alla vestizione delle statue dal 22 al 24 dicembre e tornano a prestare la loro opera nella notte tra il 5 e il 6 gennaio, cambiando l'abito dei pastori e trasformandoli nei Re Magi. L’inaugurazione della “Natività” di Piazza San Pietro sarà seguita alle ore 18.00 da un altro atto ricco di significato: l’accensione da parte del Santo Padre Benedetto XVI del “lume della Pace” posto sul davanzale della finestra dello studio privato. Il Papa visiterà il Presepe di Piazza San Pietro nel pomeriggio del 31 dicembre, dopo la celebrazione dei Vespri nella Basilica Vaticana.