Tutto è pronto ad Aquileia, Venezia (foto) e Mestre per l’attesa visita pastorale di Benedetto XVI, il 22° viaggio del Papa in Italia in sei anni di pontificato, la prima trasferta del 2011. Oggi pomeriggio, dopo l'arrivo all’aeroporto di Ronchi dei Legionari alle 16.15, mezz'ora dopo il Santo Padre sarà ad Aquileia, quindi, dopo le 18, si trasferirà a Venezia per incontrare la cittadinanza in Piazza San Marco. Il Papa arriva oggi pomeriggio nel ricco Nordest. Ma trova una regione più povera per la crisi economica. Visita il Friuli a 35 anni dal terremoto del maggio 1976 che rase al suolo buona parte della regione. Benedetto XVI raggiungerà Aquileia, diocesi di Gorizia, antica sede del Patriarcato che ricorda popoli diversi riuniti da radici cristiane. Darà il via alla fase preparatoria del secondo Convegno ecclesiale del Triveneto su evangelizzazione e missionari età in programma l’anno prossimo ad Aquileia. Sono attese almeno 100mila persone. Arriveranno anche dalla vicina Slovenia, dall’Austria, dalla Croazia e dall’Ungheria. In una stagione di forti cambiamenti sociali i vescovi del Triveneto attendono da Benedetto XVI una luce per il cammino della Chiesa locale perché possa “reggere di fronte alle sfide e alle tempesta della storia”. Un messaggio che superi, nella tradizione di questa terra, i confini italiani e che promuova un dialogo e una collaborazione tra regioni e popoli perché sappiano trovare insieme, alla luce della fede, soluzioni ai problemi sociali, economici e culturali. In serata, il Papa raggiungerà Piazza San Marco a Venezia, dove su una piccola papamobile elettrica guidata da un vigile urbano del Comune lagunare saluterà i fedeli prima di entrare in Basilica e raccogliersi in preghiera davanti alle reliquie di San Marco evangelista. Domani, il Papa raggiungerà in mattinata la terraferma, a Mestre, dove celebrerà la Messa e reciterà il Regina Coeli nel parco di San Giuliano. Sempre domani, ma nel pomeriggio, l’atteso incontro in laguna con i rappresentanti della società civile veneta e in serata il ritorno a Roma.
"Per chi e perche il Papa viene nel Nordest? E' questa una delle domande che ripetutamente mi è stata posta, quasi come una provocazione implicita. Solo per chi si dice cristiano? O per tutti? Io vorrei rispondere molto semplicemente, senza incertezza, che viene personalmente per ciascuno di noi. Anche per ogni 'tu'". Così il card. Angelo Scola, patriarca di Venezia, a poche ore dall'arrivo del Papa nella città spiega in un intervento sui quotidiani veneti di oggi il significato delle visita del Santo Padre nel Nordest. "Anche il motto scelto per il viaggio di Benedetto XVI si apre con un 'tu': 'tu, conferma la nostra fede'. E' l'espressione essenziale con cui Gesù affida a Pietro la missione di confermare, una volta convertito, i suoi fratelli nella fede - spiega il Patriarca di Venezia - ma che al tempo stesso evoca quel dialogo incalzante durante il quale Gesù chiede a bruciapelo e per ben tre volte a Pietro 'mi ami tu?'". "Da questo dialogo d'amore, che diventa una proposta per la vita - sottolinea Scola - nessun abitante delle nostre terre del Nordest si può sentire escluso: la visita del Santo Padre è davvero per tutti. Perchè vorrei azzardare un'espressione forte, il Papa viene a 'stanarci'. A riaccendere in noi alcune domande di fondo: che significato e direzione ha la mia vita? A che punto sono nel mio rapporto con Dio? Questa visita ci strapperà alle vicende 'ordinarie' e ci costringerà ad alzare lo sguardo".
"Nel giorno in cui il Santo Padre arriva a Venezia è importante che ciascuno di noi, credente e non, rifletta sul significato di questa visita, in relazione alla nostra condizione attuale umana, sociale ed economica", sottolinea il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni. "Benedetto XVI troverà oggi una terra viva e vitale, ricca di entusiasmo, con valori profondamente radicati - spiega Orsoni - una terra aperta alla cultura e alle culture, capace di grande solidarietà nei confronti del prossimo, una terra dove la diversità ha sempre rappresentato una ricchezza. Un'accoglienza inedita, diffusa la nostra, che rispetta l'umanita' di ciascuno. E' questo l'esempio di civiltà che ha fatto grande la nostra storia, sono questi i valori forti, strutturali che hanno dato solidità alla nostra gente e con questi affrontiamo quotidianamente le sofferenze che colpiscono la nostra società: la disoccupazione, la crisi economica, l'incertezza nel domani". "La visita del Pontefice è una grande occasione che non possiamo perdere - conclude il sindaco di Venezia - i pellegrini che oggi arriveranno da tutto il Nordest ascolteranno con emozione il successore di Pietro, il loro Pastore e chiederanno a Lui la conferma della loro fede. A tutti il suo arrivo impone tuttavia una riflessione sul futuro di questa città complessa, multiforme, ricca di contraddizioni".
Radio Vaticana, Adnkronos