Domani Benedetto XVI si collegherà con la Stazione spaziale internazionale in occasione dell’ultima missione dello Shuttle Endeavour. Il collegamento via satellite avverrà a partire dalle 13.11 e sarà trasmesso in diretta televisiva, grazie alla Nasa e all’Agenzia Spaziale Europea, ed in streaming nel sito internet della Radio Vaticana e del Centro Televisivo Vaticano. Il Papa si rivolgerà agli astronauti presenti nella Stazione spaziale, tra cui i due italiani Paolo Nespoli e Roberto Vittori, che ha portato con sé la medaglia d’argento, dono di Benedetto XVI. Ai microfoni della Radio Vaticana, l’ingegnere Enrico Saggese, presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, ha dato in anteprima alcuni dettagli sul Collegamento satellitare audio video di Benedetto XVI con l’equipaggio a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS), previsto per sabato 21 maggio. “La Stazione Spaziale - ha detto - è ad un’altezza di circa quattrocento chilometri sulla terra e quindi percorre un’orbita intorno alla terra in circa novanta minuti. Il collegamento avverrà perciò tramite un satellite di rilancio dati statunitense, che è in orbita geostazionaria, e che si collegherà con la Stazione Spaziale mentre questa è in viaggio”. “Il segnale rinviato a terra - ha precisato - sarà trasmesso in Vaticano in modo che si potranno vedere gli astronauti e le loro azioni in assenza di gravità e comunicare con loro. Il collegamento audio-video sarà diffuso in tutto il mondo sulla rete della Nasa in tempo reale, via internet”. “Pensiamo di far durare il collegamento almeno venti minuti”, ha spiegato Saggese. “C’è - ha elencato - il tempo che il Pontefice utilizzerà per informarsi sulla missione e per dare la sua Benedizione agli astronauti. Ci sono poi certamente dei messaggi che gli astronauti vorranno affidare al Santo Padre e c’è anche il tempo per un possibile botta e risposta”. “Almeno nove dei dodici astronauti si collegheranno con il Papa, - ha spiegato ancora l’ingegnere - mentre gli altri tre dovranno restare ai comandi della Stazione Spaziale”. Alla Radio Vaticana, Saggese ha confermato che “Roberto Vittori, uno dei due astronauti italiani che sono sulla Stazione Spaziale, ha portato nello spazio la medaglia d’argento con al rovescio la ‘Creazione dell’uomo’ di Michelangelo,che gli è stata donata da Benedetto XVI”. “La medaglia - ha continuato Saggese - viaggerà per questi sedici giorni sulla Stazione, e poi sarà riportata al Pontefice perchè la conservi come ricordo di questa storica trasmissione che speriamo allarghi i cuori dei nostri astronauti”. Secondo l’ingegnere, Saggese, “l’equipaggio della Stazione Spaziale attende con interesse questa occasione”. “Si tratta - ha rilevato - di persone che viaggiano intorno alla terra, la osservano dall’esterno, vedono l’assenza di confini tra le nazioni; vedono gli effetti dell’azione dell’uomo sul globo e i fenomeni naturali. Forse per questo sono più sensibili a una visione ‘cosmica’ della terra e - per chi è credente - a una visione ‘religiosa’ di questo evento”. “Il collegamento di Benedetto XVI con la Stazione Spaziale Internazionale, dove per la prima volta nella storia si trovano due astronauti italiani - ha spiegato il presidente dell’ASI - da un punto di vista tecnico è importante che avvenga in questa occasione perchè sulla Stazione Spaziale Internazionale lo Shuttle Endavour ha appena portato uno strumento straordinario, sviluppato da 600 scienziati in tutto il mondo, e a cui l’Italia ha contribuito per il 25 per cento e cioe’ l’Alpha Magnetic Spectrometer, che cerca l’antimateria nell’universo, aiutandoci a risalire alle sue origini”. “Quindi - ha concluso Saggese - il collegamento con Benedetto XVI sarà un momento in cui questi aspetti tecnologici si uniranno alle considerazioni religiose sulla creazione dell’universo”.
Radio Vaticana, Agi
Domani Benedetto XVI in collegamento con la Stazione spaziale internazionale