sabato 11 giugno 2011

Giornata Mondiale della Gioventù 2011. Don Anselmi: da Pentecoste ad agosto c'è un grande cammino di santità da percorrere, con l'aiuto del Papa

Il Papa Benedetto XVI nel suo messaggio per la Giornata Mondiale della Gioventù di Madrid "Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede" ha indicato ai giovani il modo per prepararsi all’evento. "Nel corso di quest’anno preparatevi intensamente all’appuntamento di Madrid coni vostri vescovi, i vostri sacerdoti e i responsabili di pastorale giovanile nelle diocesi, nelle comunità parrocchiali, nelle associazioni e nei movimenti. La qualità del nostro incontro dipenderà soprattutto dalla preparazione spirituale, dalla preghiera, dall’ascolto comune della Parola di Dio e dal sostegno reciproco". Il Papa ha tratteggiato con semplicità e forza la strada della vita spirituale che è vita con Gesù. "Cari giovani, imparate a 'vedere', a 'incontrare' Gesù nell’Eucaristia, dove è presente e vicino fino a farsi cibo per il nostro cammino; nel sacramento della Penitenza, in cui il Signore manifesta la sua misericordia nell’offrirci sempre il suo perdono. Riconoscete e servite Gesù anche nei poveri, nei malati, nei fratelli che sono in difficoltà e hanno bisogno di aiuto". Benedetto XVI ha rivolto ai giovani l’invito a percorrere questa strada seguendo l’esempio dei santi, cioè secondo una misura alta e profonda; in questa profondità c’è la forza del messaggio; nell’esistenza di molti santi l’Eucaristia diventa partecipazione quotidiana alla Messa; il sacramento della Penitenza diventa, come nella vita del Beato Giovanni Paolo II, incontro settimanale con la misericordia di Dio, la meditazione del Vangelo diventa preghiera personale e un confronto settimanale vissuto insieme ai fratelli e alle sorelle sulla Parola di Dio. Una vera vita di preghiera nell’esperienza dei santi, si trasforma naturalmente in amore verso i sofferenti e i poveri. Il Catechismo della Chiesa Cattolica e il Compendio della Dottrina sociale della Chiesa si stanno diffondendo fra i giovani che desiderano conoscere le fonti della fede cristiana per una miglior testimonianza anche culturale nella società, nella politica, all’università; da Pentecoste alla GMG c’è un grande cammino di santità da compiere. Cresce anche la domanda, da parte di alcuni giovani, di essere accompagnati spiritualmente, cioè di avere un adulto nella fede, sacerdote o laico, disponibile a essere un punto di riferimento per la crescita nella e della fede. Ho partecipato recentemente, in una diocesi, a un incontro di giovani durante il quale il vescovo ha consegnato un mandato ai giovani che parteciperanno alla GMG. Alla festa era presente il sindaco della città, da poco eletto nelle recenti consultazioni. Il sindaco non sapeva che più di 200 giovani del suo comune sarebbero andati a Madrid, ed è rimasto stupito nel vedere quella gioventù disponibile a impegnarsi concretamente nella preghiera e per il bene comune. Un’idea da realizzare da Pentecoste alla GMG potrebbe essere quella di far sapere ai sindaci, ai presidenti delle Province e delle Regioni, attraverso una lettera, che un gruppo di giovani del loro territorio, come rappresentanti di tutta la società civile, dal 16 al 21 agosto 2011, sarà a Madrid, si incontrerà con altri giovani provenienti da tutto il mondo, con il Papa, con Gesù; questi giovani porteranno la gioia, la ricchezza, la cultura, la fede delle loro terre, dei loro comuni, delle loro province, delle loro regioni e che al ritorno, sempre più fondati e radicati in Cristo, saldi nella fede, saranno disponibili a servire, da cittadini attivi, per costruire la civiltà dell’amore.

Don Nicolò Anselmi, Avvenire