''Sono mesi ormai che la situazione è in movimento in Siria come in diversi altri Paesi del mondo arabo, ma gli eventi siriani sono particolarmente preoccupanti per il persistere di una violenza che sembra senza sbocco''. Lo afferma padre Federico Lombardi, portavoce vaticano, nell'editoriale per "Octava Dies", il settimanale informativo del Centro Televisivo Vaticano. Il sacerdote gesuita ha poi fatto riferimento alla recente udienza di Benedetto XVI al nuovo ambasciatore della Siria presso la Santa Sede, nel corso della quale il Papa ha parlato della “necessità di vere riforme nella vita politica, economica e sociale” e dei cambiamenti che non devono realizzarsi “in termini di intolleranza, di discriminazione o di conflitto, e ancor meno di violenza, ma in termini di rispetto della verità, dei diritti delle persone e delle collettività, della coesistenza, come pure della riconciliazione”. “Il Papa – ha proseguito Lombardi – insiste anch’egli sul ruolo costruttivo dei cristiani nella società siriana, sui loro positivi rapporti con i musulmani nella comune preoccupazione per il bene comune, chiede alle autorità siriane di tener conto delle aspirazioni della società civile e delle insistenze internazionali, e allarga lo sguardo sulla necessità di soluzioni globali per i popoli del Medio Oriente”. ''Bisogna assolutamente opporsi - conclude - alla disintegrazione della regione e al moltiplicarsi senza fine dei conflitti, che costringono le popolazioni a fuggire da un paese all'altro, dall'Iraq alla Siria, dalla Siria alla Turchia...Bisogna convertirsi al dialogo della riconciliazione e della pace''.
Asca, Zenit
Passione della Siria: editoriale di padre Lombardi