Papa Benedetto XVI è atterrato intorno alle 10.45 a Zagabria per un viaggio di due giorni in Croazia, in occasione della prima Giornata nazionale delle famiglie cattoliche croate. All’arrivo all’aeroporto internazionale di Zagabria, il Santo Padre è stato accolto dal presidente della Repubblica di Croazia, Ivo Josipović, dall’arcivescovo di Zagabria, card. Josip Bozanić, e dal presidente della Conferenza Episcopale croata, mons. Marin Srakić, arcivescovo di Đakovo-Osijek. Con il nunzio apostolico mons. Mario Roberto Cassari erano presenti inoltre i vescovi della Croazia, alcune Autorità civili e un gruppo di fedeli.
All'inizio del suo discorso, Benedetto XVI ha salutato in croato quella che ha definito l’“amata terra croata” e ha ringraziato il presidente Josipović. ''Desidero in questo momento ricongiungermi idealmente alle tre visite pastorali compiute in Croazia dal mio amato predecessore, il Beato Papa Giovanni Paolo II, e ringraziare il Signore per la lunga storia di fedeltà che lega il vostro Paese alla Santa Sede. Possiamo contare oltre tredici secoli di forti e speciali legami, sperimentati e consolidati in circostanze talvolta difficili e dolorose".
"Questa storia è testimonianza eloquente dell'amore del vostro popolo per il Vangelo e per la Chiesa. Fin dalle origini, la vostra Nazione appartiene all'Europa e ad essa offre, in modo peculiare, il contributo di valori spirituali e morali che hanno plasmato per secoli la vita quotidiana e l'identità personale e nazionale dei suoi figli''. Lo ha detto il Papa nel suo discorso. ''Le sfide - ha continuato il Pontefice - che derivano dalla cultura contemporanea caratterizzata dalla differenziazione sociale, dalla poca stabilità, e segnata da un individualismo che favorisce una visione della vita senza obblighi e la ricerca continua di 'spazi del privato', richiedono una convinta testimonianza e un dinamismo intraprendente per la promozione dei valori morali fondamentali che sono alla radice del vivere sociale e dell'identità del vecchio Continente''. ''A vent'anni dalla proclamazione dell'indipendenza e alla vigilia della piena integrazione della Croazia nell'Unione Europea - ha proseguito - la storia passata e recente di questo vostro Paese può costituire un motivo di riflessione per tutti gli altri popoli del Continente aiutando ciascuno di essi, e l'intera compagine, a conservare e a ravvivare l'inestimabile patrimonio comune di valori umani e cristiani. Possa così questa cara Nazione, forte della sua ricca tradizione, contribuire a far sì che l'Unione Europea valorizzi appieno tale ricchezza spirituale e culturale''.
''Con il motto 'Insieme in Cristo', cari fratelli e sorelle, giungo a voi per celebrare la 1° Giornata Nazionale delle Famiglie Cattoliche Croate. Questo importante momento sia occasione per riproporre i valori della vita familiare e del bene comune, per rafforzare l'unita', ravvivare la speranza e guidare alla comunione con Dio, fondamento di condivisione fraterna e di solidarietà sociale''. ''Ringrazio sentitamente - ha concluso Papa Benedetto in croato - fin da ora tutti coloro che hanno collaborato alla preparazione e all'organizzazione della mia visita. Dinanzi alle sfide che interpellano oggi la Chiesa e la società civile, invoco su questa terra e su quanti vi abitano l'intercessione e l'aiuto del Beato Alojzije Stepinac, Pastore amato e venerato dal vostro popolo''. ''Possa egli - ha proseguito - accompagnare le giovani generazioni a vivere in quella carità che spinse il Signore Gesù Cristo a donare la vita per tutti gli uomini. San Giuseppe, custode premuroso del Redentore e celeste Patrono della vostra Nazione, insieme con la Vergine Maria, 'Fidelissima Advocata Croatiae', vi ottenga oggi e sempre pace e salvezza''.
TMNews, Radio Vaticana, Asca
VIAGGIO APOSTOLICO IN CROAZIA (4-5 GIUGNO 2011) (II) - il testo integrale del discorso del Papa