sabato 4 giugno 2011

Il presidente della Croazia al Papa: la Chiesa portatrice di una civiltà e una cultura dove l'amore e la ragione sono uniti per il benessere dell'uomo

La Chiesa Cattolica, portatrice della civiltà e della cultura cristiana, ha avuto un ruolo che va oltre la creazione di nazioni moderne e degli stessi elementi moderni dello Stato, poichè "si tratta di una civilta e di una cultura nella quale sono uniti lo spirito dell’amore e la ragione per il benessere dell’uomo, in quanto individuo pienamente libero". Da questa consapevolezza nasce "la gioia di milioni di fedeli cattolici croati" che hanno accolto il Papa "in questo suo viaggio pastorale nel nostro Paese". Con queste parole il presidente della Croazia Ivo Josipovićha salutato Benedetto XVI al suo arrivo a Zagabria. Dopo aver ricordato la concomitanza del viaggio con il ventesimo anniversario della fondazione dello Stato democratico moderno e con gli ultimi sviluppi dell’iter per l’adesione della nazione all’Unione Europea, ha ringraziato la Santa Sede per la ferma posizione in difesa della Croazia e per l’impegno affinchè fosse assicurata "la sopravvivenza del nostro Stato". Del resto la Chiesa cattolica, ha aggiunto il presidente, ha avuto un ruolo importante in Croazia, negli anni più duri "per la difesa del nostro Paese. La Croazia, un Paese con una lunga tradizione cristiana, con il cattolicesimo come elemento essenziale dell’identità nazionale e culturale della maggioranza dei suoi cittadini, promuove la libertà di religione, il diritto delle comunità religiose di organizzarsi liberamente" secondo i propri principi; promuove "il rispetto delle caratteristiche di ognuna delle differenti confessioni religiose" e il rispetto della loro identità; favorisce la tolleranza e il dialogo tra le diverse comunità religiose. "Questi sono i valori che appartengono alle migliori conquiste della democrazia di oggi - ha aggiunto il presidente - e rappresentano anche l’eredità del Concilio Vaticano II, un avvenimento importante nella storia moderna della Chiesa, nell’attivazione e nel lavoro del quale presero parte il card. Franjo Šper e il teologo Tomislav Šgi Bunić i primi promotori dell’ottimismo e della tolleranza conciliare in Croazia". Il presidente ha poi concluso riaffermando che il benessere della società passa attraverso la protezione della famiglia soprattutto pensando alle grandi sfide che ancora attendono il popolo croato nel suo cammino futuro.

L'Osservatore Romano

Discorso di saluto del Presidente della Repubblica di Croazia, prof. Ivo Josipović