sabato 18 giugno 2011

Mons. Scicluna: gli episcopati recepiscano con spirito di collaborazione la legislazione civile sugli abusi sessuali, compresa la giurisprudenza

Quelli commessi dai preti pedofili sono spesso forme di "abuso di potere a sfondo erotico". Lo ha affermato mons. Charles Scicluna, promotore di giustizia della Congregazione per la Dottrina della Fede, intervenendo alla conferenza stampa di presentazione del Simposio dal titolo “Verso la guarigione e il rinnovamento”. "Non si può applicare questa definizione di abuso di potere a ogni caso, ma c'è spesso un elemento forte di abuso di potere, di abuso di fiducia e potere spirituale. E l'effetto traumatico è particolare, può alla fine uccidere nell'anima del cristiano la fede". Il presule ha fatto riferimento alla recente lettera circolare della Santa Sede, ricordando che contiene un invito alle Conferenze Episcopali a rivedere le proprie linee guida anti-pedofilia entro il maggio 2012. "Evidentemente nella lettera circolare vi sono dei criteri che saranno una misura della revisione". "L'apporto del convegno - ha sottolineato Scicluna rispondendo alle domande dei giornalisti - non sarà vincolante, ma sarà di livello talmente alto da porre un problema prudenziale. Sarebbe una caduta di prudenza disattendere la voce degli esperti. Bisogna avere la responsabilità morale - anche se non c'è obbligo normativo - di seguire le prassi più adeguate". Nel contrasto al "triste fenomeno" degli abusi sessuali compiuti da ecclesiastici "negli ultimi tempi ho notato, anche nel colloquio con alcuni vescovi, una grande consapevolezza nell'episcopato italiano e una grande e fortunata volontà di dare una risposta adeguata e questo è per me un motivo di consolazione". In una nota intervista ad Avvenire del marzo 2010, mons. Scicluna aveva parlato così del problema della pedofilia in Italia: "Finora il fenomeno non sembra abbia dimensioni drammatiche, anche se ciò che mi preoccupa è una certa cultura del silenzio che vedo ancora troppo diffusa nella Penisola. La Conferenza Episcopale Italiana offre un ottimo servizio di consulenza tecnico-giuridica per i vescovi che devono trattare questi casi. Noto con grande soddisfazione un impegno sempre maggiore da parte dei vescovi italiani di fare chiarezza sui casi segnalati loro". Quanto all'obbligatorietà della denuncia di un caso di pedofilia alla giustizia civile, l'esponente vaticano ha chiarito che "vale anche per l'Italia la nostra raccomandazione agli episcopati di recepire con spirito di collaborazione la legislazione civile attuale, compresa la giurisprudenza, cioè anche le sentenze più recenti".

TMNews