Questa domenica, i giovani brasiliani hanno ricevuto a Madrid la Croce pellegrina e l'Icona della Madonna dalle mani dei giovani spagnoli in occasione della chiusura della XXVI Giornata Mondiale della Gioventù. Rio de Janeiro ospiterà la prossima edizione dell'evento, nel 2013. Visto che il Brasile è un Paese enorme, e perché sia possibile che i simboli della Giornata percorrano tutte le città del Paese, sia la Croce che l'Icona giungeranno in territorio brasiliano già il 18 settembre, in un grande evento promosso dall'arcidiocesi di San Paolo. Secondo quanto ha reso noto il dipartimento stampa dell'arcidiocesi, l'accoglienza della Croce nel Paese avverrà nella zona di Campo de Marte, con spettacoli, testimonianze e riflessioni dalle 9.00 alle 21.00. Alle 16.00 la Croce e l'Icona arriveranno sul posto su un camion dei pompieri. Subito dopo verrà celebrata una Messa presieduta dal card. Odilo Pedro Scherer, arcivescovo di San Paolo. Alla manifestazione si attendono almeno 80.000 persone. Sarà il primo evento per preparare il viaggio che Papa Benedetto XVI farà a Rio de Janeiro nel 2013. Dopo lo spettacolo, la Croce e l'Icona verranno portate nella Cattedrale, da dove poi visiteranno le chiese della città. Il 18 settembre sarà un giorno speciale per i giovani di San Paolo. Intitolato “Bote Fé”, questo evento di accoglienza della Croce pellegrina vuole rafforzare tra i cattolici la consapevolezza dell'importanza di evangelizzare la gioventù. Nell'evento di Campo de Marte, tutte le parrocchie dell'arcidiocesi di San Paolo e delle diocesi vicine sono invitate a manifestare che “ripongono fiducia” nella gioventù brasiliana. Si tratta di un momento privilegiato dell'evangelizzazione della gioventù in Brasile, confermato dal record di partecipazione brasiliana alla GMG di Madrid, con oltre 13.000 iscritti. La campagna “Bote Fé” ha anche l'obiettivo di dare continuità alla grazia che la gioventù brasiliana ha vissuto nella GMG, quando i giovani sono stati inviati da Papa Benedetto XVI ad annunciare la Buona Novella nei propri Paesi. Per mons. Tarcísio Scaramussa, vescovo ausiliare di San Paolo e referente del Settore Gioventù dell'arcidiocesi, il “Bote Fé” “è una convocazione perché i giovani 'ripongano fiducia in Cristo', credano in lui”. “E' anche una convocazione per tutta la Chiesa, e un'attività missionaria per esortare le comunità, migliorare l'autostima, credere davvero che Cristo è risorto, che Cristo è la vita”, ha aggiunto.
Zenit
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