Il nuovo nunzio apostolico negli Stati Uniti, dopo la morte di Pietro Sambi, avvenuta qualche settimana fa, sarà Carlo Maria Viganò, finora segretario generale del Governatorato, l'ente che gestisce lo Stato della Città del Vaticano. Il 13 agosto la Segreteria di Stato gli ha comunicato con una lettera personale che era desiderio di Benedetto XVI che andasse a rappresentare la Santa Sede a Washington. La lettera, in cui si metteva in rilievo come la scelta del Papa fosse motivata dalla necessità di avere una persona di valore in una delle nunziature certamente più importanti e delicate, nel momento in cui negli Stati Uniti parte la rincorsa per le elezioni presidenziali, era di risposta a una lettera di Viganò stesso, in cui il presule di origine lombarda metteva in rilievo invece perché non era suo desiderio andare oltreoceano. Lo scambio epistolare è l’ultimo atto di un braccio di ferro che dura da mesi. Quando si è cominciata a ventilare l’ipotesi che Viganò dovesse sostituire il card. Giovanni Lajolo come presidente dell’ente che gestisce il piccolo stato-città, si sono sentite voci molto critiche da diversi uffici della Curia. E interrogato, anche il card. Lajolo ha dovuto ammettere di avere alcune riserve di tipo caratteriale sul suo collaboratore più stretto. Le critiche hanno fatto breccia, a quanto pare, nel giudizio del Papa. Allora è stato proposto a Viganò, secondo fonti molto informate, di abbandonare l’idea del Governatorato, e di diventare responsabile degli Affari Economici, alla cui guida c’è, in scadenza imminente, il card. Velasio De Paolis. Ma sembra che il presule varesino, che viene dalle fila della diplomazia (ha servito in diverse nunziature) abbia opposto un rifiuto netto: o il Governatorato o niente. Il Segretario di Stato, il card. Tarcisio Bertone, che inizialmente ha cercato di aiutarlo, di fronte a questo irrigidimento ha mutato posizione, causando, fra l’altro, l’ira, non nascosta, di Viganò nei suoi confronti. E a questo punto è nata e si è concretizzata l’ipotesi Washington. Mentre presidente del Governatorato diventerà, alla fine di settembre, se le previsioni saranno confermate, l’attuale nunzio apostolico in Italia, Giuseppe Bertello. La nomina dovrebbe avvenire il 29 settembre. Sembra che il Pontefice però sia rimasto molto colpito, in maniera negativa, da tutta questa storia; così come dagli sviluppi del contenzioso vescovi-Stato-benedettini in Croazia.
Marco Tosatti, San Pietro e dintorni