mercoledì 7 settembre 2011

Il Papa ad Ancona. Mille uomini vigileranno sulla sicurezza di Benedetto XVI. Pranzo con piatti della cucina tipica maceratese e un dessert speciale

Mille uomini vigileranno sulla sicurezza del Papa quando domenica sarà ad Ancona per la conclusiva del XV Congresso Eucaristico Nazionale. Appartengono sia alle guardie personali del Pontefice, che ai reparti speciali delle forze dell'ordine, tiratori scelti, sommozzatori, artificieri, agenti con le unità cinofile. Del dispositivo faranno parte anche 52 telecamere e due elicotteri che monitoreranno dall'alto la situazione. Il pranzo domenicale del Papa ad Ancona sarà preparato da un’azienda, che offrirà prelibatezze della cucina tipica maceratese, Ars Cibaria, con sede a Macerata. Top secret ogni dettaglio in merito del menù che delizierà il Papa. L’Ars Cibaria comunque si ispira alla cucina marchigiana ed usa ingredienti genuini e semplici, è quindi facile immaginare che le caratteristiche dei piatti proposti rispetteranno la tradizione territoriale. Zucchero ricamato, marzapane, decorazioni classiche e stemma papale. Il dessert per Benedetto XVI lo firma Salvatore Lo Faro, il rinomato pasticcere che da anni fa leccare i baffi a tutta Ancona. Dal 1982 e per ogni visita dei Pontefici che sono passati per il capoluogo marchigiano si propone per realizzare la torta papale. “All’inizio mi chiedevano di fare un sacco di controlli - descrive Lo Faro - facevano tantissime verifiche come è giusto che sia, poi ormai mi conoscono, sanno chi sono, si fidano”. Stavolta però Lo Faro per il Papa ne ha preparate due di torte: “La prima è una torta deliziosa, il genere che io faccio sempre, somiglia a una crostata. C’è sopra lo stemma del Papa, ricamato con dello zucchero, all’interno marzapane e ghiaccia reale. La decorazione è quella classica delle torte reali. La seconda è molto simile alla prima solo che è - sottolinea - incastonata all’interno di una specie di contenitore. Il diametro è di una settantina di centimetri. Tra le scritte - racconta ancora - c’è anche quella che ricorda l’evento, ovvero il Congresso eucaristico e quindi la città di Ancona che lo ospita”. Per Lo Faro, ovviamente, “è motivo di orgoglio poter decorare con le mie mani la torta per il Papa, non vedo l’ora di fargliela assaggiare”. Ma non nasconde nemmeno il lato pratico della vicenda. “Essere il pasticcere del Papa - dice vantandosi - mi porta un sacco di pubblicità e ne sono davvero contento”.

Agi, Korazym.org, Il Resto del Carlino