sabato 3 settembre 2011

La risposta vaticana all'Irlanda: documento di 15 pagine che indica nel dettaglio sforzi e tentativi per gestire lo scandalo pedofilia, senza polemica

La risposta del Vaticano per il Governo irlandese è pronta, la sua pubblicazione imminente. Il Governo e il Parlamento irlandese hanno accusato il Vaticano di aver “contribuito all'indebolimento delle strutture di protezione per i bambini dello Stato irlandese e dei vescovi irlandesi” intervenendo nella diocesi del sud a Cloyne e più in generale in tutto il paese. La articolata e lunga risposta, più di 15 pagine, è stata preparata da più di un mese e ha ricevuto l’input di vari uffici della Curia romana incluse la Congregazione per la Dottrina della Fede e la Segreteria di Stato. L’arcivescovo Giuseppe Leanza, nunzio apostolico in Irlanda, che era stato richiamato a Roma “per consultazioni” immediatamente dopo l’attacco del primo ministro al Vaticano, ha a sua volta offerto il suo input. Ora è nuovamente a Dublino per consegnare la risposta ufficiale della Santa Sede al governo irlandese. Sarà probabilmente il suo ultimo incarico nella veste di nunzio: si trasferirà presto a Praga, come nunzio apostolico nella Repubblica Ceca. Il rapporto non verrà rilasciato fino a che non sarà stato consegnato al governo. Il suo contenuto non è ancora noto, ma alcune fonti riferiscono che dettaglia e spiega con dovizia di particolari gli interventi del Vaticano in Irlanda negli ultimi anni e, più specificatamente, presso la diocesi di Cloyne. Le fonti sostengono che nel documento il Vaticano cerca di evitare qualunque tipo di polemica con il Governo irlandese e si adopera per creare un’atmosfera positiva in cui la Chiesa Cattolica possa operare in piena cooperazione con lo Stato per la protezione dei bambini su tutta l’isola e su i suoi 5 milioni di abitanti. Ci si aspetta che il Vaticano, seguendo le sue migliori tradizioni diplomatiche, fornisca una risposta positiva, rispettosa e significativa alle domande e alle accuse del governo. Tuttavia, si trova di certo di fronte a una strada in salita per riuscire a trasmettere il suo messaggio e a far sì che venga accettato dall’opinione pubblica irlandese, particolarmente in un’amosfera dove oggi la fiducia nella Chiesa cattolica è ridotta ai minimi termini a causa dello scandalo degli abusi perpetrati dai preti.

Gerard O'Connell, Vatican Insider