giovedì 15 settembre 2011

Il Papa: vescovi, con la santità della vita e la carità pastorale sarete esempio e di aiuto ai sacerdoti. Accogliete i carismi che lo Spirito suscita

Questa mattina, nel Cortile del Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, Benedetto XVI ha ricevuto in udienza i vescovi di recente nomina partecipanti al corso promosso dalla Congregazione per i vescovi.
Il Pontefice ha raccomandato anzitutto ai vescovi novelli “la fraternità episcopale” vissuta nell’agire quotidiano per “operare sempre in comunione con il Papa” e i “confratelli”, coltivando l’amicizia tra loro ed i propri sacerdoti. Un saluto particolare Benedetto XVI ha rivolto alla Chiese del Medio Oriente che “sono nella sofferenza”. “Oggi vorrei riflettere brevemente con voi sull’importanza dell’accoglienza da parte del vescovo dei carismi che lo Spirito suscita per l’edificazione della Chiesa”. Benedetto XVI ha sottolineato la specificità della “consacrazione episcopale” che, ha aggiunto, “vi ha conferito la pienezza del sacramento dell’Ordine, che, nella Comunità ecclesiale, è posto al servizio del sacerdozio comune dei fedeli, della loro crescita spirituale e della loro santità. Il sacerdozio ministeriale, infatti, ha lo scopo e la missione di far vivere il sacerdozio dei fedeli, che, in forza del Battesimo, partecipano a loro modo all’unico sacerdozio di Cristo”. “Per questa ragione – ha poi aggiunto -, i Vescovi hanno il compito di vigilare e operare affinché i battezzati possano crescere nella grazia e secondo i carismi che lo Spirito Santo suscita nei loro cuori e nelle comunità. Il Concilio Vaticano II ha ricordato che lo Spirito Santo, mentre unifica nella comunione e nel ministero la Chiesa, la provvede e dirige con diversi doni gerarchici e carismatici e la abbellisce dei suoi frutti”. “La recente Giornata Mondiale della Gioventù ha mostrato, ancora una volta, la fecondità della ricchezza dei carismi nella Chiesa e l’unità ecclesiale di tutti i fedeli riuniti intorno al Papa ed ai vescovi – ha poi affermato Benedetto XVI -. Una vitalità che rafforza l’opera di evangelizzazione e la presenza della Chiesa nel mondo”. Ha quindi esortato i vescovi novelli ad accogliere “i carismi con gratitudine per la santificazione della Chiesa e la vitalità dell’apostolato! E questa accoglienza e gratitudine verso lo Spirito Santo sono inscindibili dal discernimento, che è proprio della missione del vescovo...Per questo deve essere sempre chiaro che nessun carisma dispensa dal riferimento e dalla sottomissione ai Pastori della Chiesa”. Nella parte conclusiva del discorso, il Papa ha poi invitato i vescovi ad “alimentare con cura la propria vita spirituale”, “in modo che la (vostra) santità personale manifesti la santità oggettiva ricevuta con la consacrazione episcopale”. Ha anche esortato a una esistenza “nutrita dalla meditazione della Parola di Dio, dallo studio personale, dal raccoglimento e dal giusto riposo, perché possiate con serenità saper ascoltare ed accogliere ‘ciò che lo Spirito dice alle Chiese’”. Infine il richiamo alla preghiera, nutrita dalla Parola di Dio, dallo studio personale, dal raccoglimento e dal giusto riposo per “condurre tutti all’unità della fede e dell’amore”: “Con la santità della vostra vita e la carità pastorale sarete di esempio e di aiuto ai sacerdoti, vostri primi ed indispensabili collaboratori". "Perché nella coralità della comunione – ha concluso Benedetto XVI - la Chiesa renda testimonianza a Gesù Cristo, affinché il mondo creda”.

SIR, Radio Vaticana

UDIENZA AI VESCOVI DI RECENTE NOMINA PARTECIPANTI AL CORSO PROMOSSO DALLA CONGREGAZIONE PER I VESCOVI - il testo integrale del discorso del Papa