giovedì 20 ottobre 2011

Il card. De Paolis traccia le prime conclusioni e le indicazioni sul cammino dei membri consacrati del Regnum Christi dopo la visita apostolica

Con un lettera indirizzata a tutti i Legionari, ai consacrati e alle consacrate del Regnum Christi, il delegato pontificio, card. Velasio De Paolis (nella foto con Benedetto), ha condiviso alcune conclusioni iniziali emerse dopo la visita apostolica ai membri consacrati. La lettera inizia ricordando che "nella sua visita apostolica, realizzata da gennaio a giugno 2011", mons. Ricardo Blázquez, arcivescovo di Valladolid, "ha incontrato, nei diversi paesi, quasi la totalità dei membri consacrati del Regnum Christi, sia in riunioni di gruppo che in colloqui individuali". Il card. De Paolis spiega che nel corso del mese di settembre, insieme al suo Consiglio, ha già realizzato una prima lettura della relazione del visitatore e ha scambiato alcune riflessioni in un incontro congiunto con Legionari e persone consacrate nel Regnum Christi. Da un lato, nella visita apostolica si è constatato che "i membri consacrati sono grati per la loro vocazione e vivono con gioia la loro consacrazione a Dio secondo i consigli evangelici, consapevoli che rendono un servizio prezioso alla Chiesa". D’altra parte, a livello istituzionale, emergono alcune questioni impegnative che dovranno essere trattate con le stesse persone consacrate che sono "le prime interessate". Il delegato pontificio affronta poi una delle questioni spiegando che "in genere si sente un giudizio positivo sul rapporto tra la Legione e le persone consacrate nel Regnum Christi per i frutti buoni che esso ha dato nell’apostolato". Al tempo stesso si dovrà garantire "una giusta autonomia, della quale le persone consacrate devono godere, e che corrisponde loro in quanto forma associativa nella Chiesa", mantenendo, con la congregazione dei Legionari di Cristo, "un legame nella partecipazione, anche se differenziata, allo stesso carisma e alla stessa spiritualità e nell’apostolato, salvando un tesoro prezioso ereditato". Pertanto, si cercherà "una configurazione che corrisponda al diritto canonico, adatta a custodirlo meglio, a promuoverlo e svilupparlo".In modo molto simile al cammino che sta già percorrendo la congregazione dei Legionari di Cristo, il delegato pontificio prevede adesso per i membri consacrati "un periodo di grande impegno per studiare le diverse questioni" e il mezzo principale sarà "una riflessione seria, appropriata e risolutiva" che si farà con la partecipazione "di tutti i protagonisti, secondo le responsabilità di ciascuno, sia a livello individuale che collettivo". Fino al momento in cui saranno stabilite le modalità concrete di questo processo, De Paolis stabilisce provvisoriamente alcune disposizioni: il cammino "si svolgerà sotto la responsabilità del delegato pontificio per la congregazione dei Legionari di Cristo, assistito dai suoi consiglieri personali". Gli Statuti del Regnum Christi approvati dalla Santa Sede "restano in vigore" e "il superiore generale dei Legionari conserverà per la vita ordinaria l’autorità sulle persone consacrate". Tuttavia, così come è già stato stabilito per i Legionari, "tutte le decisioni di importanza riguardanti le consacrate e i consacrati di Regnum Christi, in particolare le ammissioni di nuove persone consacrate, i trasferimenti, le nomine e le dimissioni o dispense dalle promesse, dovranno ottenere l’approvazione del delegato pontificio, sentito il parere dell’assistente generale delle consacrate e dei consacrati". Il card. De Paolis ha indicato inoltre che non ci sarà più la figura di un sacerdote delegato del direttore generale o di sacerdoti delegati dei direttori territoriali per occuparsi delle questioni relative alle consacrate del Regnum Christi. Infine, si fissa che "quanto stabilito per i Legionari di Cristo circa la direzione spirituale, il sacramento della penitenza, la corrispondenza e l’uso di internet, la protezione della coscienza nel dialogo con i superiori, si applica anche alle consacrate e ai consacrati del Regnum Christi". Il porporato conclude la sua lettera esortando ad "avviare e percorrere il cammino di riflessione personale e comunitaria in un ambiente di preghiera, di dialogo, di rispetto per portare a compimento la bella realtà della vita consacrata nel Regnum Christi nella Chiesa".

Regnum Christi

Il testo integrale della lettera qui