giovedì 20 ottobre 2011

La Santa Sede: in Libia finisce un regime duro e oppressivo, ma troppo lunga e tragica la fase di abbattimento. Auguri di successo alle nuove autorità

"La notizia della morte del colonnello Muhammar Gheddafi chiude la troppo lunga e tragica fase della lotta sanguinosa per l'abbattimento di un regime duro e oppressivo". Così la Santa Sede che, in una nota ufficiale diffusa in serata, sottolinea che, "atteso che il Cnt si è ormai insediato in modo effettivo come Governo a Tripoli, la Santa Sede lo considera il legittimo rappresentante del Popolo libico, conformemente al diritto internazionale". Il comunicato diffuso dalla Sala stampa vaticana rende noto che sono già intercorsi alcuni incontri tra esponenti della Segreteria di Stato vaticana e del Consiglio nazionale di transizione nei quali "la Santa Sede ha avuto l'opportunità di rinnovare il suo appoggio per il popolo libico e il suo sostegno alla transizione. La Santa Sede ha augurato alle nuove autorità ogni successo nella ricostruzione del Paese. Da parte loro i responsabili della nuova Libia hanno comunicato l'apprezzamento per gli appelli umanitari del Santo Padre e per l'impegno della Chiesa in Libia, soprattutto tramite il servizio negli ospedali o altri centri di assistenza di 13 comunità di religiose".

TMNews

NOTA DELLA SALA STAMPA DELLA SANTA SEDE: LA SANTA SEDE E LA LIBIA DOPO LA MORTE DEL COL. GHEDDAFI