Un’ “open day” aziendale nelle imprese che hanno adottato politiche di conciliazione famiglia-lavoro e la proposta di “feste della famiglia” da celebrare nei comuni in collaborazione con le autorità cittadine: sono due delle iniziative allo studio nell'arcidiocesi di Milano in vista del VII Incontro Mondiale delle Famiglie, che si svolgerà nel capoluogo lombardo dal 30 maggio al 3 giugno 2012. Gli sposi Alfonso e Francesca Colzani, responsabili del servizio pastorale per la famiglia della diocesi ambrosiana, hanno illustrato questa mattina, durante la conferenza stampa per la presentazione dell’Assemblea Plenaria del Pontificio Consiglio per la Famiglia, la preparazione che investe le oltre mille parrocchie, con già 500 volontari registrati per l’evento, anche se se ne attendono 5 mila. Le realtà produttive saranno coinvolte nel promuovere un convegno sui giovani e il lavoro; un incontro tra imprese e sindacati affronterà il tema del lavoro e della famiglia in questo momento di crisi. Una particolare ‘veglia’ si terrà a ridosso della Festa del Lavoro del 1° maggio prossimo. E, hanno assicurato i coniugi, "la capillare rete territoriale della pastorale familiare (oltre 1000 parrocchie e 73 decanati) si sta mobilitando creativamente con convegni, rassegne di film, cicli di incontri su tematiche familiari. Da parte sua, inoltre, la Fondazione Family 2012 ha predisposto le modalita' logistiche per disciplinare le iscrizioni, organizzare l'ospitalità e l'azione dei volontari. Confermato il Parco Nord e l'aeroporto di Bresso come luogo della Festa delle testimonianze e della Santa Messa finale presieduti dal Papa. A Milano "l'intero anno pastorale sarà dedicato a riflettere sui temi della famiglia in rapporto al lavoro e alla festa". "La nostra Diocesi - hanno spiegato i Colzani ai giornalisti - si sente particolarmente sfidata dall'evento così come dai temi del lavoro e della festa". Secondo i coniugi, "il fatto di essere la città ospitante dell'IMF richiede a Milano di verificare le disponibilità all'accoglienza e di accrescere la sensibilità nelle comunità cristiane per far posto a chi verrà per l'evento. Inoltre i temi risultano particolarmente significativi anche per la tradizionale operosita' della sua popolazione". Si tratta ad esempio di "una preziosa opportunità di riflettere su questi temi al fine di ricalibrare una sapienza nel vivere il lavoro e i tempi della festa". "Aprire spazi di confronto sulla tematica del lavoro significa - infatti - andare incontro a grosse questioni: da quelle dei ritmi talvolta estenuanti del lavoro, a quelle della mancanza di lavoro, dai temi legati al lavoro femminile, alle politiche di conciliazione famiglia-lavoro, a quelli sulla qualita' delle relazioni sul luogo di lavoro. Così anche mettere a fuoco la festa e il suo significato per il vivere umano fa prendere coscienza di una dimensione della vita che rischia di sfuggire di mano, quella dimensione dell'apertura al trascendente, al senso delle cose, alla relazione con Dio. La festa è sovente data per scontata e, alle prese con la fretta del vivere, si dilegua sotto i nostri occhi portandosi via la sua preziosità. Salvare la festa dall'invadenza pressante dei ritmi e delle preoccupazioni odierne significa difendere la dimensione degli affetti (anche verso Dio), goderne la bellezza ed esserne grati". In vista dell’Incontro Mondiale delle Famiglie di Milano il Pontificio Consiglio per la Famiglia ha tradotto in 7 lingue (italiano, francese, inglese, tedesco, spagnolo, portoghese e polacco) le catechesi preparatorie, che vengono adottate progressivamente dalle diocesi di tutto il mondo. Sono in corso le traduzioni in ungherese, romeno e arabo, mentre è stata annunciata anche la versione in cinese.
SIR, Agi