"'Pregate continuamente'. Gli altri ammonimenti perderebbero infatti forza e coerenza, se non fossero sostenuti dalla preghiera. L’unità con Dio e con gli altri si costruisce innanzitutto mediante una vita di preghiera, nella costante ricerca della 'volontà di Dio in Cristo Gesù verso di noi' (cfr 1 Ts 5,18). L’invito rivolto da San Paolo ai Tessalonicesi è sempre attuale. Davanti alle debolezze ed ai peccati che impediscono ancora la piena comunione dei cristiani, ognuna di queste esortazioni ha mantenuto la sua pertinenza, ma ciò è particolarmente vero per l’imperativo 'pregate continuamente'. Che cosa diventerebbe il movimento ecumenico senza la preghiera personale o comune, affinché 'tutti siano una cosa sola, come tu, Padre, sei in me ed io in te' (Gv 17,21)? Dove trovare lo 'slancio supplementare' di fede, di carità e di speranza di cui ha oggi un particolare bisogno la nostra ricerca dell’unità? Il nostro desiderio di unità non dovrebbe limitarsi ad occasioni sporadiche, ma divenire parte integrante di tutta la nostra vita di preghiera".
25 gennaio 2008