Carnevale vuol dire divertimento ma anche solidarietà. E il messaggio che il coordinamento dei comitati carnevaleschi di Verona ha voluto consegnare al Papa, partecipando questa mattina all’Udienza generale e colorando l’Aula Paolo VI con i tradizionali costumi d’epoca. A cominciare dalla maschera ufficiale veronese, il duca della pignatta. "Il nostro obiettivo e fare una festa con gusto, per grandi e piccoli, nel rispetto delle persone e che porti anche a educare secondo il Vangelo" spiegano don Francesco Todeschini e Loretta Zaninelli, presidente del coordinamento. Un carnevale così non s’improvvisa, dicono: infatti richiede una preparazione che dura tutto l’anno. "Vogliamo oggi piu che mai - assicurano - portare sorriso e voglia di vivere dove ormai non si sorride più, vistando anche ospedali, case di riposo, scuole, asili, famiglie". La festa e poi anche un modo per "aiutare finanziariamente persone in difficolta". All’Udienza era presente il ministro della diaspora della Repubblica armena, la signora Hranoush Hagopian, che svolge un ruolo di primo piano nell’assistenza alle comunità cattoliche sparse nel mondo. Inoltre il ministro sta curando una biografia del cardinale armeno Gregorio Pietro Agagianian, con riferimento alla sua statura internazionale, al suo servizio alla Santa Sede e al ruolo svolto da protagonista del Concilio Vaticano II. Il nuovo presidente del Consiglio di Stato della Repubblica italiana, Giancarlo Coraggio, con il presidente emerito, Pasquale de Lise, hanno accompagnato una folta delegazione dei loro collaboratori nel 180° anniversario della costituzione dell’organo, voluto nel 1831 dal re Carlo Alberto, e nel 40° dell’istituzione dei tribunali amministrativi regionali. In dono al Pontefice hanno portato una preziosa icona. Hanno riconfermato al Papa il loro impegno missionario i religiosi stimmatini che stanno partecipando al 36° capitolo generale. All’ordine del giorno anche la preparazione del bicentenario della Congregazione, fondata a Verona nel 1816 da San Gaspare Bertoni. Infine, un ricordo del card. Eduardo Francisco Pironio, a quattordici anni dalla morte, e stato riproposto a Benedetto XVI dai rappresentanti del Collegio sacerdotale argentino che hanno celebrato anche i dieci anni della loro istituzione.
L'Osservatore Romano