mercoledì 11 aprile 2012

Il Papa: ragazzi di Milano, vivete la fede con entusiasmo e preparatevi all'Incontro Mondiale delle Famiglie. Benedetta l'Icona della Sacra Famiglia

''Cari amici, vivete la fede con entusiasmo e preparatevi spiritualmente al prossimo Incontro Mondiale delle Famiglie, che si terrà nella vostra città dal 30 maggio al 3 giugno''. E' il saluto che Papa Benedetto XVI ha rivolto a 6mila ragazzi arrivati dalla diocesi di Milano al termine dell'Udienza generale in Piazza San Pietro. ''In questo cammino vi sia di aiuto l'immagine della Sacra Famiglia che ho poc'anzi benedetto e che passerà nelle vostre case'', ha proseguito il Papa dopo aver imposto la sua benedizione sull'icona mariana che accompagnerà le giornate dell'appuntamento milanese. Sempre ai giovani, citando in particolare gli “adolescenti” della diocesi di Cremona, durante i saluti in lingua italiana che come di consueto concludono l’appuntamento del mercoledì il Papa ha raccomandato di essere “sempre più consapevoli che solo il Signore Gesù può rispondere completamente alle aspirazioni di felicità e alla ricerca del bene nella vostra vita”. “Sentiamo la gioia pasquale!”, ha esclamato poi Benedetto XVI a braccio, per commentare l’entusiasmo dei giovani, che lo hanno acclamato e ripetutamente applaudito.
“Nella Santa Famiglia di Nazaret il cielo incontra la terra e la Trinità divina trova la più perfetta immagine umana", ha affermato stamattina il card. Ennio Antonelli, presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, a margine dell’Udienza generale del mercoledì, nel corso della quale Benedetto XVI ha consegnato l’immagine simbolo del VII Incontro Mondiale delle famiglie a mons. Erminio De Scalzi, presidente della Fondazione Milano Famiglie 2012. L’icona in questione è un mosaico di 115 per 130 centimetri, realizzato dall’artista gesuita Marko Rupnik, che raffigura la Sacra Famiglia e la Santissima Trinità rappresentata attraverso la mano del Padre da cui provengono fasci di luce sulle persone della Santa Famiglia e dalla quale discende su Maria il fuoco dello Spirito Santo. In piedi, in grembo a Maria seduta, cammina sulle mani di lei, verso di noi, Gesù; accanto a lei San Giuseppe, in piedi, rivolge lo sguardo a Dio Padre. Ai lati di Giuseppe e Maria il paradiso terrestre e la Gerusalemme celeste, a dire che la Sacra Famiglia è al centro della storia della salvezza. Il card. Antonelli sottolinea che oggi le famiglie sono chiamate ad essere unite e aperte, a preparare i figli per il loro futuro e la loro missione, senza trattenerli con amore possessivo”. “Nell’icona le pietre, gli smalti, i colori e la luce - nota ancora il cardinale - concorrono a dare alla materia uno splendore pieno di energia, evocando un mondo trasfigurato, vivificato dallo Spirito”. Anche le vesti, hanno nell’immagine, il loro significato: Maria, infatti “sopra la tunica blu, colore dell’umanità, indossa un manto porpora, orlato di rosso, colore che l’antichità cristiana ha sempre attribuito a Dio: si vuole così indicare che Maria con la divina maternità è stata unita a Dio in modo singolarissimo”. Al contrario, “Gesù veste una tunica rossa, simbolo della divinità che da sempre gli appartiene, e sopra di essa un manto blu, per indicare l’umanità che ha assunto nel grembo di Maria”; san Giuseppe porta vesti a colori più tenui, adeguati al suo “riserbo” e “laboriosità”, ovvero “un manto verde, colore del mondo creato e una tunica ocra, colore della missione paterna”. Il card. Antonelli indica, infine, un altro particolare significativo: l’arco ogivale tronco, che “incornicia l’icona”, “sottolinea la direttrice verticale”, e “colloca la Santa Famiglia al centro della storia della salvezza, indicata con il suo inizio nel paradiso terrestre, una fioritura di colori vivaci, rossi, verdi, gialli, nel pennacchio di sinistra, e con il suo compimento nella Gerusalemme celeste, intessuta di ori e marmi policromi nel pennacchio di destra”.

SIR