martedì 24 aprile 2012

VII anniversario dell'Elezione di Benedetto XVI. Vallini: incoraggiato dalla sua testimonianza, dalla sua bontà e fiducia. Dio lo conservi a lungo

“Cura, impegno e passione per l’evangelizzazione”. È questo il “filo rosso” che accompagna tutto il Magistero di Benedetto XVI secondo il cardinale vicario, Agostino Vallini (foto), intervistato nel nuovo programma radiofonico "Ecclesia in Urbe", curato dall’Ufficio Comunicazioni Sociali del Vicariato di Roma, in onda ogni giovedì sulla Radio Vaticana. In occasione del settimo anniversario di Pontificato del Santo Padre, celebrato lo scorso 19 aprile, e dell’inizio del Ministero Petrino, di cui oggi ricorre l’anniversario, il vicario di Sua Santità si è soffermato, in particolare, sulla “cura pastorale” che il Papa ha avuto a cuore, in questi anni, per la sua diocesi. Se “Giovanni Paolo II è passato alla storia come il Papa della nuova evangelizzazione, Papa Benedetto non è da meno” ha affermato il card. Vallini. Benedetto XVI, infatti, “ci richiama costantemente a questo impegno, invitandoci anche a una riflessione più profonda, pensando alle ragioni culturali dell’allontanamento di tanta gente dalla fede e dalla vita cristiana” ha soggiunto. Basti pensare, ha proseguito il porporato, a “quando il Papa ebbe a dire che il grande pericolo del nostro tempo è che la fede si spenga nel cuore di tanta gente”; un’espressione molto forte “per indicare quanto è urgente predicare il vangelo”. “Questo certamente è a fondamento di tutto il magistero” ha affermato, spiegando che senza l’annuncio del vangelo, senza suscitare la fede, “tutto il resto perde di valore”. Alla richiesta, poi, di esprimere un suo pensiero nei confronti del proprio vescovo, allo stesso tempo pastore della Chiesa universale, il card. Vallini ha sottolineato una “grande attrazione da parte del popolo verso il Papa”, che emerge soprattutto nelle visite pastorali alle parrocchie, agli ospedali o, recentemente, al carcere di Rebibbia.La gente, avvicinandosi al Pontefice, ha osservato infatti, nota sempre più “quella tenerezza, quella delicatezza, quell’affetto paterno che forse talvolta non viene colto nella lontananza della relazione”. Caratteristiche che il cardinale conosce molto bene, visto il suo ministero “bellissimo ma anche molto impegnativo” continuamente al fianco del Santo Padre. “Un grande onore – ha dichiarato in proposito – incoraggiato dalla sua testimonianza, dalla sua bontà e dalla sua fiducia nei miei confronti, manifestata in tante occasioni, che sono certamente un grande aiuto e una grande forza”. Al termine dell’intervista, il cardinale vicario ha poi espresso un personale augurio per i sette anni di Pontificato di Benedetto XVI, a nome dell’intera Chiesa di Roma e di tutto il popolo di Dio: ovvero l’auspicio “che il Signore conservi a lungo il Papa, con la sicurezza di ricevere da Lui una guida spirituale, pastorale, umana, che costituisce e arricchisce un patrimonio di cui non possiamo fare a meno”.

Zenit