martedì 17 luglio 2012

Anno della fede. Mons. Machado: se ognuno di noi vive con integrità il messaggio della fede cristiana, in modo inevitabile attrarrà altre persone

"'Porta Fidei', la Lettera Apostolica di Benedetto XVI sull'Anno della fede interessa in modo diretto l'India e la sua crisi di fede che io vedo attorno a me": è quanto afferma mons. Felix Machado, vescovo di Nashik in un'intervista ad AsiaNews che definisce "il dono dell'Anno della fede come una risposta al clima di mancanza di fede e un impeto per il dialogo interreligioso". Mons. Machado spiega che "ogni famiglia della mia diocesi riceverà fra breve due libretti: il Credo di Paolo VI e la Lettera 'Porta Fidei'. In essa il Papa indica nella crisi di fede l'origine di ogni problema e perciò rimane vitale per noi ritornare alle radici della fede". "Intorno a me - aggiunge il prelato - vedo segni di crisi perché la gente vive solo secondo le apparenze. Sono d'accordo nell'assicurare i beni materiali per la propria vita, ma enfatizzarli come l'unica preoccupazione crea tensioni e lotte e la vita diventa un peso enorme". "Il significato delle nostre vite dovrebbe essere basato non solo su ciò che appare e su ciò che vediamo. In tal modo la gente è divenuta più materialista. Il materialismo ha portato le persone a dimenticare che esiste anche una realtà al di là degli elementi fisici. E questa è la crisi di fede". "Questo Anno della fede - aggiunge - è un dono del Cielo per rivitalizzare la nostra fede. Per questo ho radunato tutti i sacerdoti della mia diocesi e presentato loro il messaggio contenuto nella Lettera 'Porta Fidei'. La Lettera è stata tradotta in Marathi e viene distribuita a tutti i fedeli della diocesi". Mons. Machado è anche il presidente della Sezione Ecumenismo e dialogo interreligioso per la Conferenza Episcopale indiana. A questo proposito, egli afferma che nella "Porta Fidei" vi sono importanti indicazioni anche per il dialogo interreligioso. "L'Anno della fede rafforzerà il dialogo e l'ecumenismo. Se ognuno di noi vive con integrità il messaggio della fede cristiana, in modo inevitabile attrarrà altre persone a questa fede". "Come cristiani dobbiamo permettere alla luce di Cristo di risplendere: tutti siamo chiamati ad accendere la nostra lampada della fede". "Madre Teresa ha dato una profonda impronta al dialogo interreligioso attraverso il suo essere testimone di Cristo. Madre Teresa è stata amata e rispettata da gente di ogni religione e perfino dagli atei. Ella è sempre stata una viva testimonianza della fede e ha di continuo sottolineato che il suo servizio ai poveri era motivato dal proprio amore a Gesù. In 'Porta Fidei' il Santo Padre cita Madre Teresa. Questa donna non ha mai annacquato la sua fede e attraverso le sue opere di amore, ha radunato insieme gente di ogni provenienza. Perfino alla sua morte, ai suoi funerali si sono uniti persone di tutte le religioni, in numero enormemente superiore ai cristiani presenti". "Questo Anno della Fede - conclude il vescovo - è il tempo opportuno per una riconferma e un rafforzamento della nostra fede, per dare alla vita un nuovo orizzonte e un preciso orientamento".

Nirmala Carvalho, AsiaNews