“Siamo felici e ringraziamo il Santo Padre per l’appello alla pace in Siria lanciato all’Angelus” do domenica dice all’agenzia Fides mons. Jean-Clément Jeanbart, arcivescovo metropolita di Aleppo per i greco-cattolici. “L’appello del Papa ha avuto ampia eco sui media siriani che lo hanno qualificato come un fattore positivo. Le parole di Benedetto XVI erano tra le due più importanti notizie riferite dai media locali” aggiunge Mons. Jeanbart. Dopo la preghiera dell’Angelus di domenica Papa Benedetto XVI ha ricordato la situazione in Siria: “Continuo a seguire con apprensione i tragici e crescenti episodi di violenza in Siria con la triste sequenza di morti e feriti, anche tra i civili, e un ingente numero di sfollati interni e di rifugiati nei Paesi limitrofi. Per questi chiedo che sia garantita la necessaria assistenza umanitaria e l’aiuto solidale. Nel rinnovare la mia vicinanza alla popolazione sofferente ed il ricordo nella preghiera, rinnovo un pressante appello, perché si ponga fine ad ogni violenza e spargimento di sangue. Chiedo a Dio la sapienza del cuore, in particolare per quanti hanno maggiori responsabilità, perché non venga risparmiato alcuno sforzo nella ricerca della pace, anche da parte della comunità internazionale, attraverso il dialogo e la riconciliazione, in vista di un’adeguata soluzione politica del conflitto”. “Anche la riunione dell’opposizione a Roma che ha lanciato appello alla pacificazione e al rifiuto della violenza è stata giudicata positivamente qui” afferma mons. Jeanbart. L’incontro organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio di 16 rappresentanti dei partiti dell’opposizione siriana, ha diffuso un appello che invita tutte le parti coinvolte a trovare “una soluzione pacifica al conflitto siriano” tramite un “patto nazionale comune”. Per quanto riguarda la situazione di Aleppo, mons. Jeanbart dice: “siamo molto preoccupati per quello che sta accedendo. Chiediamo a tutti di pregare per una soluzione di dialogo. Le diverse comunità cristiane di Aleppo (ortodossi, cattolici e protestanti) hanno deciso di unire le loro forze per venire incontro alle necessità dei profughi e di tutti coloro che si trovano in difficoltà”.
Fides
Il Papa e la Siria