Sono partiti con un treno speciale da Landshut, nel cuore della Baviera, ieri pomeriggio. Hanno fatto tappa a Frisinga, Monaco, Rosenheim, Prien e Traunstein Halt prima di arrivare a Roma. Ma la meta di questi mille pellegrini tedeschi è Castel Gandolfo, dove, per domani pomeriggio, hanno organizzato una serata d’onore per Benedetto XVI come regalo per il suo 85° compleanno, celebrato lo scorso 16 aprile. Guidati dal loro arcivescovo, il card. Reinhard Marx, i fedeli dell’arcidiocesi di Monaco e Frisinga, tra i quali 450 Bayerische Gebirgsschützen, gli "alpini della Baviera" appartenenti al caratteristico corpo fondato nel XV secolo, insieme a 150 bavaresi con i tradizionali costumi locali, eseguiranno danze e canti in onore del Pontefice, cercando di ricreare l’atmosfera della sua terra natale. "È per noi una grande gioia e un immenso onore - spiega il card. Marx presentando l’iniziativa - poter organizzare nel cortile interno della residenza estiva del Pontefice, una serata bavarese per Papa Benedetto XVI. Attraverso un programma in cui artisti di tutte le regioni dell’arcidiocesi di Monaco e Frisinga eseguiranno brani della tradizione musicale autentica, desideriamo offrirgli, benché in ritardo, un regalo di compleanno. Allo stesso tempo vogliamo esprimere l’affetto che la gente nell’arcidiocesi prova per lui". Il porporato sottolinea poi i motivi profondi che hanno spinto i fedeli bavaresi a organizzare il pellegrinaggio. "L’amore che il Papa prova per la sua terra - afferma il cardinale - può ancora essere percepito dopo sette anni dalla sua elezione al ministero petrino. In molti ricordano gli intensi incontri avuti con lui, che ha trascorso buona parte della sua infanzia e della sua gioventù nella nostra arcidiocesi, dove è stato ordinato sacerdote e ha lavorato come docente. Quando era arcivescovo di Monaco e Frisinga sono stati molti i gruppi musicali e tradizionali che hanno cercato la sua vicinanza, perché la gente ha percepito di essere amata e apprezzata per ciò che faceva". Durante la serata, intesa dunque come un segno di ringraziamento "per il suo costante affetto" per la Baviera e per la gente dell’arcidiocesi, si esibiranno per circa un’ora alcuni gruppi provenienti dalle diverse regioni della diocesi. C’è la Gaugruppe Chiemgau-Alpenverband, della quale fanno parte 23 associazioni con 8.000 membri. Fondata nel 1926, mantiene viva non solo la tradizione degli abiti folcloristici, ma anche delle danze, dei canti e delle musiche popolari, così come quella del teatro in dialetto. Darà vita a un famoso "Schuhplattler", danza tradizionale bavarese e tirolese eseguita soloda uomini. Un ballo che consiste fondamentalmente nel battere le mani sulle gambe e sulle suole delle scarpe: "Schuhplattler" significa infatti letteralmente "battitore di scarpe". Sempre da Chiemgau provengono Die Laubensteiner Bläser, gruppo fondato nel 1993 e formato da quattro musicisti particolarmente attenti alla salvaguardia del patrimonio tradizionale. Per l’occasione, uno di loro ha composto appositamente una "Benedikt-Weis" che verrà eseguita davanti al Papa. Da Freising è giunto, invece, Walter Vasold, che dal 1972 rappresenta uno dei più noti cantanti del genere musicale dei Gstanzln. Si tratta di una forma di canzone bavarese austriaca composta da quattro versi di contenuto allegro, che vengono inventati spontaneamente e si ispirano alla situazione del momento. Il nome deriva dalla parola "stanza", forma di poesia in otto versi. Da Inngau proviene la Innleiten-Geigenmusi che da venticinque anni e con diversi strumenti, tra i quali un organo portatile e un flauto, rallegragli ospiti durante le feste, non solo quelle legate al ciclo liturgico, ma anche quelle a sfondo civile e quelle legate alle ricorrenze dei paesi. Dall’Oberland arriva il Haushamer Bergwachtgsang. Si tratta di un quartetto vocale con accompagnamento musicale che si esibisce nelle serate tradizionali e durante le celebrazioni liturgiche. Dalla regione del Niederbayern giunge poi il Trachtenverein Hinterskirchen, fondati nel 1946. Si tratta di un gruppo composto da 138 uomini, 124 donne e 42 bambini vestiti nei costumi tradizionali, che mostreranno al Papa una celebre danza per il raccolto. Sono molto conosciuti anche a livello internazionale, soprattutto per aver partecipato all’inaugurazione dei giochi olimpici di Monaco, nel 1972, e di Montreal, nel 1976. La serata sarà introdotta dai Rupertiblech, che giungono dalla regione di Rupertiwinkel, nel profondo sud della Baviera. Fondati nel 1992, sono dieci musicisti che si ispirano alla vita dei contadini per comporre le loro musiche, che poi suonano con strumenti a fiato, quali clarinetti, trombe, tuba. A condurre l’incontro Elisabeth Rehm, originaria della zona di Werdenfels. Oltre a essere una presentatrice di celebri trasmissioni di musica popolare, è la conduttrice della rubrica "Unter unserem Himmel" della televisione bavarese. La sua famiglia, originaria di Garmisch-Partenkirchen, compone e canta canzoni in occasioni di ricorrenze civili e religiose. I due coniugi e la loro figlia si esibiranno davanti al Papa accompagnati dal genero che suonerà la cetra. Prima dell’inizio dell’esibizione, i Bayerische Gebirgsschützen presentaranno in un modo singolare gli auguri di buon compleanno a Benedetto XVI, che è membro onorario del loro corpo. Lo faranno con una carica di colpi a salve sparati in piazza della Libertà, a Castel Gandolfo. Quindi consegneranno al Papa un album nel quale sono raccolte alcune foto che lo ritraggono con gruppi di Schützen. Sarà presente anche la compagnia di Tegernsee, che offrirà al Pontefice un rilievo in porcellana raffigurante un’immagine della Vergine Maria e una medaglia d’oro, con la quale viene nominato membro onorario. Il pellegrinaggio dell’arcidiocesi proseguirà, sabato 4 agosto, con la partecipazione alla Messa celebrata alle 9.30 dal card. Marx all’altare della Cattedra della Basilica di San Pietro. Domenica 5 agosto, la conclusione del viaggio. Della delegazione fanno parte anche il card. Friedrich Wetter, arcivescovo emerito di Monaco e Frisinga, i vescovi ausiliari, canonici, sacerdoti, religiosi e numerose personalità civili, tra le quali il ministro della Repubblica federale tedesca Ilse Aigner, il ministro dello Stato bavarese Joachim Herrmann, il consigliere regionale Michael Schwaiger e il sindaco di Frisinga, Tobias Eschenbacher.
L'Osservatore Romano