martedì 2 ottobre 2012

Il Papa a Loreto. Capovilla: la visita di Giovanni XXIII un'esperienza bellissima e assolutamente spontanea. Tonucci: Benedetto porta le sue preoccupazioni ai piedi di Maria

Giovedì Benedetto XVI sarà a Loreto nel cinquantesimo anniversario del pellegrinaggio in treno compiuto da Giovanni XXIII nella città marchigiana e ad Assisi alla vigilia dell'apertura del Concilio Vaticano II. Fu un fatto insolito per quei tempi vedere il Papa salire su un convoglio ferroviario, lasciare il Vaticano e attraversare un pezzo d’Italia lungo la via ferrata. Come visse Papa Roncalli quella giornata e come la vissero gli italiani? Lo ricorda in un'intervista al nostro giornale colui che fu il suo segretario particolare, l’arcivescovo Loris Capovilla, già prelato di Loreto, oggi novantasettenne, che di quel giorno, come del resto di tutto il periodo passato accanto a Giovanni XXIII, conserva una lucida memoria. “Fu – racconta tra l'altro – un’esperienza bellissima, una cosa assolutamente spontanea. La gente venne a conoscenza della notizia all’improvviso e tuttavia accorse numerosissima, con grande spontaneità. Lo amavano davvero tanto e non vollero perdere l’occasione di testimoniarglielo da vicino. Il viaggio subì notevoli ritardi sul programma. Erano previste piccole soste in alcune stazioni. Ma nessuno avrebbe mai immaginato cosa sarebbe veramente successo”. La dimensione mariana della visita di Benedetto XVI viene poi sottolineata dall'arcivescovo prelato di Loreto Giovanni Tonucci. Il Papa, scrive, “viene a Loreto per porre sotto la protezione della Vergine Santa l’Anno della fede e la celebrazione del Sinodo dei vescovi, dedicato alla nuova evangelizzazione. Il Pontefice guarda quindi in avanti, e chiede alla Chiesa una coscienza nuova, per affrontare due impegni che ci coinvolgono tutti. Il gesto di portare le preoccupazioni pastorali del Papa ai piedi di Maria colloca in un piano di fede e di devozione questo momento della nostra storia”.

L'Osservatore Romano