I cardinali prediletti dal Papa: Gianfranco Ravasi e Christoph Schönborn. Sono gli unici due porporati citati da Benedetto XVI nella bibliografia del suo nuovo volume "L’infanzia di Gesù", coedito in Italia da Rizzoli e dalla Libreria Editrice Vaticana, che completa la trilogia del Papa su Gesù e che sarà nelle librerie italiane da domani.
Del cardinale ambrosiano, ordinato vescovo proprio da Joseph Ratzinger nella Basilica di San Pietro nel 2007 e da lui creato cardinale nel 2010, Benedetto XVI cita il volume "I Vangeli di Natale. Una visita guidata attraverso i racconti dell’infanzia di Gesù secondo Matteo e Luca", edito da San Paolo nel 1992. Del porporato austriaco, creato cardinale da Giovanni Paolo II nel 1998, il Papa cita il testo "Natale. Il mito diventa realtà. Meditazioni sull’incarnazione" edito dallo Studio Domenicano nel 2007.
Due cardinali sicuramente prediletti da Benedetto XVI per il filone culturale che lega gli studi dei due eminentissimi porporati a quelli del Papa teologo. È stato proprio Ravasi, stamane, a presentare l’ultimo volume della trilogia del Papa su Gesù. "Da quando ero giovane studente a Roma - ha ricordato il porporato - e leggevo il volume 'Introduzione al cristianesimo' dell’allora teologo Joseph Ratzinger a oggi che ho tra le mani questo testo sui Vangeli dell’infanzia ho sempre notato che il Papa non ha quella autoreferenzialità esoterica. Benedetto XVI, infatti, si fa comprendere con chiarezza da tutti".
E Ravasi cita il filosofo il filosofo e logico austriaco Ludwig Wittgenstein: "Quanto può dirsi, si può dir chiaro; e su ciò di cui non si può parlare, si deve tacere".
Francesco Grana, Orticalab
Francesco Grana, Orticalab