A mezzogiorno di oggi, Solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, il Santo Padre Benedetto XVI si è affacciato alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l’Angelus con i fedeli ed i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro. “A tutti voi, buona festa di Maria Immacolata!” ha esordito il Papa . “In questo Anno della fede – ha affermato - vorrei sottolineare che Maria è l’Immacolata per un dono gratuito della grazia di Dio, che ha trovato, però, in Lei perfetta disponibilità e collaborazione”. In questo senso ella è “beata” perché “ha creduto”, perché “ha avuto una fede salda in Dio”. Maria rappresenta quel “resto di Israele”, quella “radice santa che i profeti hanno annunciato”. In lei “trovano accoglienza le promesse dell’antica Alleanza”. In Maria “la parola di Dio trova ascolto, ricezione, risposta, trova quel ‘sì’ che le permette di prendere carne e venire ad abitare in mezzo a noi”. In Maria “l’umanità, la storia si aprono realmente a Dio, accolgono la sua grazia, sono disposte a fare la sua volontà”. Maria, ha sottolineato il Papa, “è espressione genuina della Grazia. Ella rappresenta il nuovo Israele, che le Scritture dell’Antico Testamento descrivono con il simbolo della sposa”. E, ha aggiunto, “San Paolo riprende questo linguaggio nella Lettera agli Efesini là dove parla del matrimonio e dice che ‘Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, per renderla santa, purificandola con il lavacro dell’acqua mediante la parola, e per presentare a se stesso la Chiesa tutta gloriosa, senza macchia né ruga o alcunché di simile, ma santa e immacolata’”. I Padri della Chiesa, ha chiarito il Pontefice, “hanno sviluppato questa immagine e così la dottrina dell’Immacolata è nata prima in riferimento alla Chiesa vergine-madre, e successivamente a Maria”. “La luce che promana dalla figura di Maria – ha osservato il Santo Padre - ci aiuta anche a comprendere il vero senso del peccato originale. In Maria, infatti, è pienamente viva e operante quella relazione con Dio che il peccato spezza. In lei non c’è alcuna opposizione tra Dio e il suo essere: c’è piena comunione, piena intesa”. C’è, insomma, “un ‘sì’ reciproco, di Dio a lei e di lei a Dio. Maria è libera dal peccato perché è tutta di Dio, totalmente espropriata per Lui. È piena della sua Grazia, del suo Amore”. In conclusione, ha evidenziato Benedetto XVI, “la dottrina dell’Immacolata Concezione di Maria esprime la certezza di fede che le promesse di Dio si sono realizzate: che la sua alleanza non fallisce, ma ha prodotto una radice santa, da cui è germogliato il Frutto benedetto di tutto l’universo, Gesù, il Salvatore. L’Immacolata sta a dimostrare che la Grazia è capace di suscitare una risposta, che la fedeltà di Dio sa generare una fede vera e buona”. Poi il Papa ha ricordato che oggi pomeriggio, com’è consuetudine, si recherà in Piazza di Spagna, per l’omaggio a Maria Immacolata. “Seguiamo l’esempio della Madre di Dio, perché anche in noi la grazia del Signore trovi risposta in una fede genuina e feconda”, ha esortato.
SIR
LE PAROLE DEL PAPA ALLA RECITA DELL’ANGELUS