mercoledì 2 gennaio 2013

Frère Alois: i giovani della Comunità di Taizé molto contenti dell'accoglienza ricevuta qui nella Chiesa di Roma, sono rimasti profondamente toccati dalla preghiera con il Santo Padre in Piazza San Pietro

Un momento di ''profonda unità'' con il Papa. Così hanno vissuto l'incontro con Benedetto XVI i 40 mila giovani ortodossi, cattolici e protestanti che in questi giorni hanno partecipato al 35° Incontro europeo organizzato dalla Comunità di Taizé. ''I giovani - ha detto a Radio Vaticana il priore della Comunità, frère Alois a conclusione dell'incontro a Roma - sono molto contenti dell'accoglienza ricevuta qui nella Chiesa di Roma e sono rimasti profondamente toccati dalla preghiera con il Santo Padre in Piazza San Pietro. E' stata veramente una preghiera; il Santo Padre ci ha aiutato a volgerci al Cristo. Così, il Vangelo ha toccato i cuori dei cristiani - non solo cattolici ma anche protestanti, ortodossi - che hanno vissuto questo come un momento di unità, nel quale abbiamo anticipato l'unità dei cristiani''. Le giornate nella Capitale, iniziate il 28 dicembre e concluse oggi, sono state scandite dalle preghiere comuni nelle sette grandi chiese della città, fra queste le basiliche maggiori: San Giovanni Laterano, Santa Maria Maggiore, San Paolo fuori le mura, culminate sabato nell'incontro a Piazza di San Pietro con Benedetto XVI. ''Cari giovani amici, - ha detto il Papa durante l'incontro - Cristo non vi toglie dal mondo. Vi manda là dove la luce manca, perché la portiate ad altri. Sì, siete tutti chiamati ad essere delle piccole luci per quanti vi circondano. Con la vostra attenzione a una più equa ripartizione dei beni della terra, con l'impegno per la giustizia e per una nuova solidarietà umana, voi aiuterete quanti sono intorno a voi a comprendere meglio come il Vangelo ci conduca al tempo stesso verso Dio e verso gli altri. Così, con la vostra fede, contribuirete a far sorgere la fiducia sulla terra''.
 
Vatican Insider