mercoledì 23 gennaio 2013

La Santa Sede diventa il nono osservatore extra-regionale del Sistema d'Integrazione Centroamericano. Mons. Pezzuto: si possa raggiungere, con pieno successo, l'unione di tutte le nazioni

Il Vaticano è diventato il nono osservatore extra-regionale del Sistema d'Integrazione Centroamericano (Sica). La cerimonia ufficiale si è tenuta lunedì a San Salvador, presso la sede del Sica. Il Segretario generale del Sica, Juan Daniel Alemán, e il nunzio apostolico in El Salvador, l'arcivescovo Luigi Pezzuto, hanno firmato l'accordo. Alemán ha sottolineato che l'ammissione del Vaticano in qualità di osservatore è stata approvata dai presidenti delle nazioni dell'America centrale membri del Sica durante il vertice svoltosi a Managua il 13 dicembre scorso. "La Santa Sede diventa parte di quel ristretto gruppo di nazioni amiche che partecipano alle attività e all'avanzamento del processo di integrazione con il fermo desiderio di individuare le aree di interesse comune, definire i meccanismi di cooperazione e contribuire allo sviluppo della nostra regione" ha sottolineato Juan Daniel Alemán, secondo la nota inviata all'agenzia Fides. "L'interesse della comunità internazionale per il Sica dimostra la sua fiducia nel processo di integrazione" ha aggiunto. Mons. Pezzuto ha evidenziato che la Santa Sede e le Chiese Cattoliche locali dell’America centrale "hanno le migliori disposizioni verso la cooperazione, in modo che si possa raggiungere, con pieno successo, la meta desiderata, che è l'unione di tutte le nazioni del Centro America". Il Sica è composto da Costa Rica, El Salvador, Guatemala, Honduras, Nicaragua, Belize, Panama e Repubblica Dominicana. Dispone di sei osservatori regionali (Argentina, Brasile, Cile, Stati Uniti, Messico,Perù) e nove extraregionali (Australia, Germania, Corea del Sud, Spagna, Città del Vaticano, Francia, Italia, Giappone e Taiwan).

Fides

COMUNICATO DELLA SALA STAMPA: LA SANTA SEDE DIVENTA OSSERVATORE EXTRA-REGIONALE DEL "SISTEMA DELL’INTEGRAZIONE CENTROAMERICANA"