mercoledì 14 gennaio 2009

VI Incontro Mondiale delle Famiglie. Il cammino di preparazione da Valencia a Città del Messico

Una grande mobilitazio­ne della Chiesa della capitale messicana ha consentito di arrivare puntuali all’appuntamento del sesto In­contro mondiale delle famiglie. Il ringraziamento lo ha espres­so il cardinale Norberto Rivera Carrera, arcivescovo di Città del Messico, al termine della pro­cessione che sabato scorso ha raggiunto la Basilica di Nostra Signora di Guadalupe, colloca­ta accanto ad una delle vie di maggiore scorrimento della ca­pitale del Paese centroamerica­no. A mezzogiorno in punto, le sette di sera in Italia, il cardina­le, insieme agli ausiliari per le otto zone pastorali, ha pregato per la riuscita dell’evento e per ringraziare del lavoro che è sta­to svolto. La preparazione dura infatti da tre anni, dal giorno dopo la chiusura dell’appunta­mento del 2006 a Valencia.
Sul piano logistico è stato mes­so in atto uno sforzo straordi­nario per l’accoglienza dei pel­legrini, sensibilizzando le par­rocchie, le associazioni, i singo­li nuclei familiari affinché apra­no le loro case, trovando ampia risposta. Gli iscritti all’Incontro mondiale sono oltre settemila, tra cui duecento vescovi e venti cardinali, cui si aggiungeranno migliaia di fedeli per la festa delle famiglie di sabato 17 gen­naio sulla spianata della Basili­ca di Guadalupe e la Messa di chiusura del 18 gennaio nello stesso luogo.
Dal punto di vista dei contenu­ti, il lavoro preparatorio ha vi­sto coinvolto il Pontificio Con­siglio per la famiglia, in costan­te contatto con la diocesi della capitale, per realizzare quella sintesi tra prospettive teologi­che e pastorali che rappresenta da sempre una delle chiavi di maggiore riuscita di questi ap­puntamenti mondiali. È stato avviato e portato a termine uno straordinario sforzo di elabora­zione e di sintesi pubblicando dei testi preparatori sui diversi «valori» che sfidano la vita fa­miliare a livello sociale e politi­co. Sono stati realizzati quindi­ci diversi sussidi sui «valori» re­lativi alla vita familiare nel suo complesso e per ciascuna delle persone che la compongono. Tra i sussidi si parla ad esempio dei «valori del dominio di sé», dei «valori» della corporeità, della comunicazione umana, della sofferenza, dell’impegno nella società e, per finire, dei valori dell’onestà e della pro­bità in campo politico contro la corruzione. Si tratta di temi che raccolgono l’insieme delle sfide sia nelle società del Primo mondo sia nei Paesi degli altri continenti e che nel lavoro co­mune del Pontificio Consiglio e dell’arcidiocesi di Città del Messico, sono stati individuati come prevalenti.
Un altro degli aspetti molto cu­rati, soprattutto in queste ulti­me settimane, ha riguardato la comunicazione dell’Incontro mondiale delle famiglie. Oltre al logo ed al manifesto sono stati preparati degli spot radio e televisivi, per sensibilizzare l’arcidiocesi messicana in par­ticolare ed il resto del Paese centroamericano. Accessibili attraverso il sito internet dell’e­vento () gli spot sono liberamente fruibili. In proposito si devono consi­derare i grandi numeri della realtà locale: la sola Città del Messico è oggi una megalopoli di oltre ventidue milioni di abi­tanti, un quinto della popola­zione dell’intero Paese.