"E' mortificante la valutazione del rabbino capo di venezia Elia Enrico Richetti che sostiene che il pontificato di Benedetto XVI cancella '50 anni di storia nel dialogo tra ebraismo e cattolicesimo'. In realtà il Santo Padre con ripetuti interventi ha dimostrato di credere come pochi alla necessità di un dialogo costruttivo e rispettoso tra la religione ebraica e quella cattolica". Lo afferma il leader dell'Udc Pier Ferdinando casini. "Che si contesti la testimonianza papale in ordine alla 'superiorità della fede cristiana' è addirittura assurdo - prosegue Casini in una dichiarazione - sarebbe davvero singolare che il Vicario di Cristo in terra manifestasse una opinione diversa. Ma forse conviene davvero sorridere: quale sarà il prossimo passo? Si chiederà al Papa una conversione. Cerchiamo di essere seri - conclude - rispettandoci reciprocamente".
"I 50 anni di storia e di dialogo tra ebrei e cattolici in Italia mostrano la solidità di un cammino che non può essere cancellato". E' quanto afferma invece mons. Vincenzo Paglia, vescovo di Terni e presidente della Commissione Cei per l'ecumenismo e il dialogo interreligioso.
Credo che questa sia la reazione di sdegno alle vergognose parole del rabbino di Venezia sul Papa che la CEI è riuscita a partorire. Mica il Santo Padre merita di essere difeso dai vescovi italiani quanto le scuole cattoliche! Lo sconcerto è doppio.
Scenron