martedì 13 gennaio 2009

VI Incontro Mondiale delle Famiglie. Domani l'apertura a Città del Messico: il programma, le tematiche e le speranze del meeting

E' vigilia di apertura, a Città del Messico, del VI Incontro Mondiale delle Famiglie, promosso dal competente Dicastero Pontificio, guidato dal card. Ennio Antonelli. I lavori si apriranno domani per concludersi domenica 18 gennaio, alla presenza di migliaia di esperti e centinaia di migliaia di persone da tutte le parti del mondo. Il tema, fortemente voluto da Benedetto XVI, è “La famiglia, formatrice ai valori umani e cristiani”. Il Messico sempre fedele, da domani ritorna alla ribalta della vita della Chiesa universale: prima, con un Congresso teologico-pastorale, che in particolare vuole affrontare alcune tematiche scottanti come i rapporti ed i valori familiari, la famiglia e la sessualità, la vocazione educatrice della famiglia. Poi con le celebrazioni di sabato pomeriggio e di domenica mattina, quando migliaia e migliaia di fedeli raggiungeranno il Santuario di Nostra Signora di Guadalupe per la recita del Santo Rosario e per la solenne Celebrazione Eucaristica domenicale presieduta dal cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone, inviato di Benedetto XVI. La recita del Rosario sarà guidata da cinque famiglie provenienti di diversi paesi del mondo. Come hanno spiegato i coniugi Alberto ed Anna Fris, membri del Pontificio Consiglio per la Famiglia, ogni coppia di sposi mostrerà la missione evangelizzatore della famiglia in differenti posti del pianeta. La meditazione sui misteri della gioia ricorderà agli sposi l’importanza del dono della vita e dell'educazione dei figli. Ognuna delle coppie scelte guiderà un mistero. Per l'Europa una famiglia missionaria che vive attualmente in Olanda e ha cinque figli, due dei quali sono adottati, darà testimonianza dell’ annuncio della fede in un continente che "deve essere rievangelizzato". L'America Latina sarà rappresentata da una coppia indigena proveniente dal Guatemala con cinque figli, il maggiore di loro si trova in seminario. Dal continente asiatico parteciperá una famiglia pachistana che ha educato i suoi figli nella fede cattolica in un ambiente musulmano, presentando "la sfida di essere cristiani in un mondo nel quale essi sono discriminati". Una famiglia del Malati, con i suoi due figli adolescenti, rappresenterà il continente africano, nel quale “emergono i valori del condividere". Dagli Stati Uniti arriverà una famiglia i cui figli hanno deciso di prepararsi a lavorare nell'evangelizzazione attraverso i mezzi di comunicazione. Per il Congresso teologico internazionale si prevedono circa 10 mila esperti, mentre per le celebrazioni di sabato e di domenica oltre un milione. Saranno rappresentati 98 paesi; parteciperanno 200 Vescovi e 30 Cardinali, 318 i giornalisti accreditati dei quali 258 messicani. Quanto questo Incontro Mondiale delle Famiglie inciderà in particolare sui futuri programmi legislativi e pastorali dei Paesi dell’America del Nord, del Centro e del Sud è negli auspici. Ma se il giorno si vede dal mattino, allora vuol dire che l’evento ha tutti i requisiti per segnare un nuovo inizio latinoamericano sui grandi temi della famiglia e della vita.