venerdì 20 marzo 2009
Giovanni Maria Vian: il viaggio di Benedetto XVI diverso da quello che mostrano i media con insulti e distorcendo i fatti
Un ''appiattimento brutale e propagandistico'', polemiche spinte ''fino all'insulto e alla distorsione dei fatti'' da parte di media a cui ''non piace'' che Papa Benedetto XVI sia andato in Africa ''per rendere testimonianza a Cristo e incoraggiare i popoli africani a essere se stessi in una convivenza giusta e pacifica'': è durissimo l'attacco lanciato contro gli organi di stampa dal direttore del L'Osservatore Romano Giovanni Maria Vian, nell'editoriale di prima pagina dell'edizione odierna del quotidiano della Santa Sede. I media, scrive, stanno mostrando un'immagine del viaggio del Pontefice ''molto diversa'' da quella che è la realtà, concentrandosi unicamente sulla questione della prevenzione dell'Aids e della frase di Papa Ratzinger sul preservativo che ''aumenta'' il flagello. ''Dall'Africa e in un'ottica africana - scrive Vian - la visita di Benedetto XVI appare molto diversa da quella che è stata rappresentata su molti media soprattutto europei, al punto da sembrare un altro viaggio. Diverso da quello che risulta dall'appiattimento brutale e propagandistico sulla questione dei metodi per contrastare l'Aids: una malattia che è una priorità drammatica per il continente africano, come sanno bene le persone e istituzioni, cattoliche e non, che da anni sono impegnate sul campo nella lotta a questo flagello''. ''Solo da lontano - prosegue il quotidiano della Santa Sede - si può pensare che la Chiesa non stia facendo anche in questo campo tutto quanto si può fare. E con buoni risultati. Ancora una volta il Papa lo ha ripetuto e mostrato visitando a Yaoundè i malati e coloro che spendono la vita per stare loro vicini. Non bisognerebbe dunque ignorare queste realtà, che cercano di contrastare il male. Con realizzazioni di solidarietà che sono sotto gli occhi di chi è disposto a guardare appena più in là del proprio benessere, senza fermarsi a notizie confezionate in modo da suscitare sensazione. Si può certo dissentire dalla visione cattolica, ma perchè - come si è fatto - polemizzare fino all'insulto e alla distorsione dei fatti?''. ''Il viaggio africano del vescovo di Roma in Camerun e Angola è davvero un altro viaggio'' rispetto a quello rappresentato dai media, osserva Vian, per il quale la ''dimensione africana'' della viaggio del Pontefice sta venendo trascurata. ''Il Papa - è la conclusione - è qui per rendere testimonianza a Cristo e incoraggiare i popoli africani a essere se stessi in una convivenza giusta e pacifica. Ma questo forse non piace a molti: quelli appunto che hanno voluto vedere un viaggio diverso, ben lontano dalla realtà''.