"E' ora di congedarmi e di ripartire alla volta di Roma, rattristato per dovervi lasciare, ma contento di aver conosciuto un popolo coraggioso e deciso a rinascere. Nonostante le resistenze e gli ostacoli, questo popolo intende edificare il suo futuro camminando per sentieri di perdono, giustizia e solidarietà", ha detto Benedetto XVI.
"Fratelli e amici di Africa, carissimi angolani, coraggio! Non vi stancate di far progredire la pace, compiendo gesti di perdono e lavorando per la riconciliazione nazionale, affinché mai la violenza prevalga sul dialogo, la paura e lo scoraggiamento sulla fiducia, il rancore sull'amore fraterno. E ciò sarà possibile se vi riconoscerete a vicenda quali figli dello stesso e unico Padre del Cielo. Dio benedica l'Angola!". Papa Ratzinger ha anche salutato la Chiesa locale, "viva e, nonostante le difficoltà, piena di entusiasmo", che "ha saputo prendere sulle spalle la sua croce e quella altrui, rendendo testimonianza davanti a tutti della forza salvifica del messaggio evangelico". Ai cattolici africani Benedetto XVI ha dato appuntamento ad ottobre: "Da Luanda - ha detto - allargo lo sguardo verso l'Africa intera, dandole appuntamento per il prossimo mese di ottobre nella Città del Vaticano, quando ci raduneremo per la II Assemblea Speciale del Sinodo dei Vescovi dedicata a questo Continente, dove il Verbo incarnato in persona ha trovato rifugio".
Si è concluso così il primo viaggio del Papa in Africa. Giunto il Camerun il 18 marzo, Benedetto XVI si è poi trasferito in Angola, dal quale parte stamane alla volta di Roma. Affiancato dal card. Tarcisio Bertone e dal segretario personale mons. Georg Gaenswein, Papa Ratzinger si è accomiatato dal presidente angolano José Eduardo dos Santos e dalla sua famiglia sulla pista dell'aeroporto '4 de Fevereiro' ed è salito sull'aereo B777 dell'Alitalia poco dopo le 10.30. Alle 18 circa è previsto l'arrivo del Papa all'aeroporto romano di Ciampino, che poi proseguirà in elicottero alla volta del Palazzo apostolico in Vaticano.
Cerimonia di congedo all’Aeroporto internazionale 4 de Fevereiro di Luanda (23 marzo 2009) - il teso integrale del discorso del Papa