giovedì 12 marzo 2009
La delegazione del Rabbinato di Israele: l'incontro di oggi una svolta che riavvia il dialogo. Il caso Williamson risolto, siamo molto soddisfatti
''Abbiamo ragione di essere molto soddisfatti'' e di ritenere ''che la questione sia risolta''. E' il giudizio sul caso Williamson espresso oggi dal rabbino David Rosen, presidente dell'IJCIC, International Jewish Committee for Interreligious Consultations, in una conferenza stampa al termine dell'udienza concessa oggi da Papa Benedetto XVI alla delegazione del Gran Rabbinato di Israele. ''Le spiegazioni che abbiamo avuto - ha aggiunto - dalla Santa Sede e dal Papa stesso chiariscono che la vicenda è stata presentata in modo non corretto e che la revoca della scomunica non significa un'accettazione nè di Williamson nè delle sue idee ma è una materia interna alla Chiesa Cattolica''. L'incontro odierno con il Pontefice, ha aggiunto il capo delegazione, Shear-Yashuv Cohen, rabbino capo di Haifa, ''non è stato semplicemente un altro incontro'' ma una ''svolta'' che ''riavvia il dialogo'' tra Santa Sede e ebraismo. L’incontro di questa mattina del Papa con una delegazione del Gran Rabbinato di Israele “segna la fine di una crisi”. Il Papa – ha detto il rabbino Cohen - “ci ha assicurato che il dialogo continua”, sul solco “della dichiarazione conciliare "Nostra Aetate"”. Ciò che più ha fatto piacere al Rabbinato di Israele è che il Papa stesso “ha detto molto chiaramente nel suo discorso che si sente fortemente impegnato a continuare il dialogo”, di “accrescere l’amicizia e le relazioni tra il Vaticano, lo Stato di Israele e il popolo ebraico. Ha anche detto molto chiaramente che il Vaticano rifiuta fortemente ogni negazione dell’Olocausto”. Un incontro dunque – ha detto il rabbino Capo di Haifa - che si è svolto in “una buona atmosfera” e che soprattutto segna “un punto di svolta nelle nostre relazioni". ''Non avremmo potuto chiedere un impegno più netto'', ha detto ancora il rabbino in riferimento alla lettera in cui il Pontefice spiega ai vescovi cattolici di tutto il mondo le ragioni della revoca della scomunica. Il Rabbino ha letto ai giornalisti uno stralcio della lettera ed ha commentato: “è la prima volta” che il papa si esprime in questi termini “pubblicamente”.