giovedì 12 marzo 2009

Revoca della scomunica ai lefebvriani. Il Congresso mondiale ebraico: da Benedetto XVI parole inequivocabili che aiutano a rafforzare il dialogo

Grande apprezzamento viene espresso oggi dal Congresso mondiale ebraico nei confronti di Benedetto XVI per la lettera inviata ai vescovi sulla revoca della scomunica ai lefebvriani e sulla vicenda Williamson. Il Papa, ha dichiarato il presidente dell’organizzazione Ronald S. Lauder, ha utilizzato “parole chiare ed inequivocabili” sul negazionismo dell’Olocausto da parte del vescovo Williamson e va lodato “per aver riconosciuto che sono stati compiuti degli errori all’interno del Vaticano nella gestione della vicenda”. Lauder elogia la “franchezza e la volontà del Papa nell’affrontare in modo diretto questioni difficili”. Un atteggiamento, ha sottolineato, che aiuta il dialogo interreligioso. “L’angoscia espressa” dal Papa in riferimento alle dichiarazioni negazioniste di mons. Williamson, ha rilevato Lauder, “riflettono le emozioni di dolore provate dagli ebrei di tutto il mondo”. Lauder ha infine assicurato che l’organizzazione ebraica, da lui presieduta, si impegna a rafforzare il dialogo con la Chiesa cattolica in vista di una più profonda comprensione e del rispetto reciproco. Il Congresso mondiale ebraico (Wjc), fondato a Ginevra nel 1936, rappresenta le comunità ebraiche presenti in 92 Paesi.