lunedì 25 maggio 2009

Il Papa a Cassino e Montecassino. Vian: nulla anteporre a Cristo, la conseguenza di un incontro nella vita quotidiana del Papa e di ogni fedele

''Tornare a Montecassino è stato per Benedetto XVI una nuova occasione per richiamare l'attenzione sulle priorità della vita''. Lo scrive il direttore de L'Osservatore Romano, Gian Maria Vian, che sul numero di oggi del quotidiano della Santa Sede afferma che il ''primato'' di Cristo ''non è un concetto astratto nè tanto meno un'ideologia, ma la conseguenza di un incontro nella vita quotidiana del cristiano. Di Joseph Ratzinger, come in quella di ogni fedele, secondo un 'programma' dichiarato con nettezza all'inizio del suo pontificato: quello cioè 'di non fare la mia volontà, di non perseguire mie idee, ma di mettermi in ascolto, con tutta quanta la Chiesa, della parola e della volontà del Signore e lasciarmi guidare da Lui'''.Il programma benedettino di ''nulla anteporre a Cristo'', per il Pontefice, ''si realizza ogni giorno in gesti concreti'', a partire dalla preghiera, ''respiro dell'anima'' e dal lavoro, ''realtà sempre difficile e che in questo tempo di crisi mondiale si riveste spesso di preoccupazione e di angoscia per singoli e famiglie, intrecciandosi con la questione dell'immigrazione. E ancora, la cultura, che non riguarda ambiti ristretti, ma significa anche e soprattutto educazione delle nuove generazioni e responsabilità nei loro confronti''. Temi, questi, che ''preoccupano i vescovi italiani e che non a caso sono presenti oggi nelle parole del cardinale presidente della conferenza episcopale'', conclude Vian.

Asca