lunedì 25 maggio 2009

Giornata di preghiera per la Chiesa in Cina. Il Papa auspica una riconciliazione spirituale prima di una fusione strutturale con la Chiesa 'ufficiale'

Il Papa auspica una "riconciliazione spirituale" tra i cattolici cinesi fedeli alla Santa Sede e quelli riconosciuti dal Governo cinese, "che può avvenire ora, anche prima di una fusione strutturale tra comunità cattolica ufficiale e non ufficiale": lo precisa il compendio della lettera che Papa Ratzinger indirizzò nel 2007 ai cattolici cinesi. In occasione della Giornata che lo stesso Papa ha voluto dedicare alla preghiera per la Chiesa Cattolica in Cina, la Santa Sede ha pubblicato sul suo sito internet, in inglese e in cinese, un riassunto della missiva di due anni fa con precisazioni, note al margine e appendici. Tra le puntualizzazioni più significative, la distinzione tra la "riconciliazione spirituale" e la "fusione strutturale" tra le due Chiese Cattoliche parallele. Comunità - precisa una nota - che vengono erroneamente definite "Chiesa sotterranea" e "Chiesa patriottica". In vista del giorno in cui "ci sarà una completa unità strutturale di ogni comunità diocesana attorno ad un verscovo", si legge ancora nel compendio, la riconciliazione va perseguita "non solo a livello di preghiera", ma anche con "passi pratici" come "scambio di esperienze, condivisione di progetti pastorali, iniziative comune". Il documento, letto e approvato da Papa Ratzinger, invita poi fedeli e preti a "gesti di perdono e riconciliazione". Il compendio, per il resto, ripercorre sotto forma di domande e risposte le indicazioni contenute nella lettera (difficilmente visibile online, peraltro, in Cina). In essa il Papa affronta i vari problemi dei cattolici cinesi fedeli alla Santa Sede, dalle persecuzioni alle nomine episcopali decise senza consultare il Vaticano.

Apcom