venerdì 23 ottobre 2009

Sinodo dei vescovi per l'Africa. Padre Lombardi: niente più colonialismo mascherato da assistenzialismo verso il continente, ma un dialogo pari a pari

"Gli aiuti all'Africa non devono più passare dall'assistenzialismo, dietro cui si maschera spesso il colonialismo che ci portiamo dentro, ma da un dialogo da pari a pari. Dobbiamo dare tutto l'aiuto al crescere di un protagonismo degli africani e della Chiesa in Africa". Lo afferma padre Federico Lombardi (nella foto con Benedetto XVI), gesuita a capo della Sala stampa vaticana, che parla del Sinodo per il continente Africano che si concluderà domenica. "I messaggi del Sinodo - dice Lombardi - devono scendere nella vita intorno al fuoco, nei villaggi, nel mondo giovanile, nelle township". A questo scopo "l'arte, la musica, il canto sono gli strumenti giusti. Anche questa è una forma di inculturazione del Vangelo, e certo non liturgica". "Il Papa guarda all'Africa in ragione dell'impetuosa crescita della Chiesa in quella regione del mondo, affinchè non si perda o diventi fragile di fronte alle sette o alla secolarizzazione", aggiunge Lombardi. "Allo stesso tempo, per Benedetto XVI la povertà del continente è un problema globale prioritario".

L'Occidentale