lunedì 29 marzo 2010

Gli attacchi al Papa sugli abusi sessuali del clero: si tenta di colpirlo per mortificare una parola e un'autorità che mette a disagio

E’ in atto una campagna di odio anticristiano come d’altra parte è accaduto spesso nella storia: è quanto afferma il card. Ersilio Tonini, arcivescovo emerito di Ravenna, riferendosi, in una intervista al quotidiano Avvenire, agli attacchi contro il Papa sulla questione degli abusi su minori compiuti da alcuni esponenti del clero. Il New York Times o Der Spiegel, ha aggiunto il porporato, fanno il loro mestiere: parlano la lingua della politica, dell’economia e del potere, non ne capiscono altre, mentre la testimonianza della Chiesa oggi è rimasta la grande istanza che contraddice questa logica. Gli attacchi, conclude, confermano che questo è un momento straordinario nella storia della Chiesa. Attaccare la Chiesa fa vendere i giornali, ha invece affermato il card. José Maria Saraiva Martins, prefetto emerito della Congregazione per le Cause dei Santi; siamo di fronte a un vile attacco alla Chiesa e al Papa attorno al quale tutti i cattolici devono stringersi in un abbraccio affettuoso e di amore. L’arcivescovo di San Salvador José Luis Escobar Alas parla di una campagna orchestrata e potente che, strumentalizzando il tradimento di pochi, vuole cancellare la testimonianza generosa della stragrande maggioranza dei sacerdoti fedeli a Cristo. “Oggi la Chiesa è nella prova: ci ritireremo come spettatori? Prenderemo le distanze da essa come sfiduciati e delusi? Oppure sentiremo nostra l’umiliazione che viene a lei dalla infedeltà di quanti, suoi figli, l’hanno ferita?”: lo ha detto ieri nella Cattedrale di Chiavari il vescovo mons. Alberto Tanasini, nell’omelia della Domenica delle Palme. Parlando degli attacchi al Papa di questi giorni, ha detto: “Si tenta di colpire il Santo Padre per mortificare una parola e una autorità che non piace, che mette a disagio. Ma oltre a rilevare le distorsioni pretestuose e mistificanti dei fatti, noi oggi ripetiamo le parole del Signore appena ascoltate: ‘Simone, Simone, ecco: Satana vi ha cercati per vagliarvi come il grano; ma io ho pregato per te, perché la tua fede non venga meno. E tu, una volta convertito, conferma i tuoi fratelli’”. Il vescovo sottolinea che “con la certezza di queste parole del Signore, efficaci anche oggi, ci stringiamo al Santo Padre Benedetto e gli diciamo affetto e fiducia senza riserve”. “Per parte nostra – ha poi affermato il vescovo - non vogliamo essere discepoli addormentati per l’oppressione. Nei momenti della prova della Chiesa i santi, tutti, hanno deciso una vita cristiana più vera, una penitenza più decisa per noi e per i deboli”.

Radio Vaticana, SIR