Ho voluto attendere l'ora esatta di quell'annuncio che mi ha fatto sussultare di gioia per esprimerti, caro Papa Joseph, gli auguri più sentiti per questo importante anniversario non solo per la tua preziosa persona, ma per l'intera Chiesa, e per me personalmente. In queste poche righe non voglio dilungarmi in bilanci, numeri, dati: la tua "dolce rivoluzione", come è stata brillantemente chiamata, è sotto gli occhi di tutti, o meglio, di coloro che la vogliono vedere, credenti e non credenti. Cinque anni: eppure è come se mi avessi accompagnato da molto più tempo. Si, sei e resterai un compagno nel viaggio della fede e della vita, una stella che orienta questo pellegrinaggio che conduce ad alte vette, là dove l'aria è più pulita e salutare. Ne sono certo, lo continuerai ad essere. Oggi, più che guardare alle meravigliose opere che per mezzo tuo il Signore ha compiuto, voglio guardare al domani, al futuro. Tanto hai fatto e tanto c'è ancora da realizzare: noi siamo con te! Avrai sempre il nostro sostegno e la nostra preghiera. Non passa giorno che non ringrazi l'Onnipotente per il dono della tua persona, della tua vicinanza spirituale che sconfigge miglia e miglia di distanza o quelle transenne che ci separano fisicamente quando ho la gioia di vedere con i miei occhi il tuo volto di Padre amorevole. Grazie, amato Benedetto, per tutto, perchè sei tu. Ti vogliamo bene!
Scenron