mercoledì 7 aprile 2010

'Stern': il processo canonico a padre Maciel archiviato perchè protetto da Papa Wojtyla. A fine mese il rapporto sulla visita ai Legionari di Cristo

"Quando il card. Joseph Ratzinger (oggi Papa Benedetto XVI) ancora guidava la Congregazione per la dottrina della fede, la sua istituzione archiviò un processo inquisitorio nonostante fossero state formulate le più pesanti accuse verso Marcial Maciel Degollado, fondatore dell'ordine dei Legionari di Cristo, particolarmente protetto dal defunto Papa Karol Wojtyla". Lo scrive il settimanale tedesco Stern, in un'anticipazione diffusa oggi, sottolineando che sarà presentato "a fine aprile" il rapporto sull'ispezione ordinata l'anno scorso da Papa Benedetto XVI sulle istituzioni legate all'ordine dei Legionari di Cristo dopo le accuse a Degollado, morto nel 2008, di abusi sessuali e concubinato. Lo Stern, nel riproporre il caso del prete messicano che "ha violentato decine di seminaristi minorenni", parla di suoi "conti alle Bahamas" e di una sua presunta capacità di bloccare "per anni tutte le inchieste" interne in quanto "era uno dei più efficenti raccoglitori di donazioni della Chiesa Cattolica ed un particolare protetto del defunto Papa Karol Wojtyla". Il processo contro il fondatore dei legionari di Cristo, come registrarono le cronache, subì rallentamenti durante il pontificato di Giovanni Paolo II e registrò invece un'accelerazione dopo la sua morte con l'elezione di Benedetto XVI. Nel 2006, sotto Papa Ratzinger, il Vaticano, al termine di un'inchiesta quasi decennale su abusi sessuali ai danni di seminaristi, decise comunque la sospensione 'a divinis' di Maciel e, tenendo conto sia della sua età avanzata sia della sua salute cagionevole, si rinunciò al processo canonico, che avrebbe potuto portare alla riduzione allo stato laicale: Maciel fu però "invitato" ad una vita riservata di preghiera e di penitenza e alla rinuncia ad ogni ministero pubblico.

Il Messaggero.it