Avvenire
martedì 20 aprile 2010
'Washington Post': bisogna sfatare il mito che il Papa sia il principale insabbiatore dei casi di pedofilia e che avvengano soprattutto nella Chiesa
"Vi sono miti da sfatare sullo scandalo dei preti pedofili e il primo è che il Papa sia il principale responsabile dell’insabbiamento andato avanti per anni". È quanto ha scritto ieri il Washington Post, in una lunga analisi della vicenda, nella quale si nega anche che gli abusi accadano più facilmente in seno alla Chiesa Cattolica che altrove. Al contrario il Papa "si è mosso con più decisione di altri". Secondo mito da sfatare, è che i principali responsabili siano i sacerdoti omosessuali: vi sono molti molestatori che hanno preso di mira bambini di entrambi i sessi. Altro mito è che gli abusi avvengano prevalentemente in seno alla Chiesa Cattolica: casi di pedofilia, ricorda il quotidiano Usa, si verificano anche fra gli insegnanti, gli scout e in altre confessioni religiose. "Non consideriamo la Chiesa Cattolica come un posto che abbia un problema più grande degli altri", ha recentemente commentato Ernie Allen, presidente del Centro nazionale americano per bambini scomparsi e sfruttati. Da sfatare anche l’idea che i cattolici possano lasciare la Chiesa per la vicenda dei preti pedofili: ciò non è avvenuto dopo che lo scandalo è scoppiato negli Stati Uniti nel 2002. Un sondaggio del Pew centre nel 2007 su chi ha lasciato la Chiesa "vede gli abusi in basso nella lista delle ragioni di questa scelta".