lunedì 31 maggio 2010

Lombardi: natura sussidiaria della Visita apostolica in Irlanda, venendo dall'esterno può essere migliore nell'esprimere valutazioni obiettive

"Il successo della Visita suppone naturalmente la collaborazione aperta e cordiale - nella verità e nella carità - da parte di tutti con i visitatori": è quanto affermato dal portavoce vaticano padre Federico Lombardi, in merito alla Visitazione apostolica alla Chiesa d'Irlanda annunciata questa mattina. L'indagine della Santa Sede "indica i compiti dei visitatori non solo nell'esame delle questioni relative al trattamento dei casi di abuso e all'assistenza dovuta alle vittime - spiega Lombardi - ma anche nello studio della adeguatezza e dei possibili miglioramenti delle procedure di prevenzione, alle luce dei documenti e delle direttive oggi in vigore sia per la Chiesa universale (il Motu Proprio "Sacramentorum Sanctitatis Tutela" del 2001), sia specificamente per la Chiesa in Irlanda (il documento "Safeguarding Children")". "La parola 'aiuto, assistance' dice bene la natura 'sussidiaria' dell'intervento della Santa Sede, che non si sostituisce alle autorità in carica, ma aggiunge una presenza che - venendo dall'esterno - può essere in condizioni migliori per raccogliere con obiettività informazioni ed esprimere utili valutazioni", afferma ancora il portavoce vaticano. La durata delle visite "non è specificata", ma "esse richiederanno certamente diverso tempo, anche perché i visitatori sono per lo più persone che conservano i loro attuali incarichi di grande impegno". I risultati saranno poi consegnati alla Santa Sede che "darà alle istituzioni visitate indicazioni per superare le difficoltà o prenderà le decisioni che appaiano necessarie".

Apcom