giovedì 1 luglio 2010

Il Papa a Palermo. Romeo: gli chiederemo di incoraggiarci nel continuare per la strada intrapresa. In preparazione un convegno su famiglie e giovani

“Al Santo Padre chiederemo di confermarci nel cammino, di darci coraggio nel continuare per la strada intrapresa, di invitarci a perseverare nell’annuncio, di correggerci, se necessario, e di indicarci la strada”. Così mons. Paolo Romeo, arcivescovo di Palermo e presidente della Conferenza Episcopale siciliana, intervenuto questa mattina ad una conferenza stampa sulle iniziative collegate alla visita pastorale del Pontefice a Palermo, domenica 3 ottobre. “La visita del Papa – ha aggiunto il prelato – conclude un cammino di tre anni, nel corso del quale la Chiesa di Sicilia ha voluto porre particolare attenzione al mondo dei giovani e delle famiglie” che quel giorno “saranno protagoniste”. “A lui presenteremo la nostra gente senza nascondere il dolore per la disoccupazione, per la crescente povertà, per la forza che ancora ha la criminalità, la mancata cura dell’ambiente. Ma presenteremo una Sicilia fatta anche di secoli di storia cristiana, una Sicilia fatta da don Pino Puglisi e da Rosario Livatino, fatta da giovani, da uomini e donne che quotidianamente scelgono Cristo”. Sarà una giornata intesa e ricca di appuntamenti per il Santo Padre quella del prossimo 3 ottobre che ha risposto così all’invito a venire in Sicilia rivoltogli dai vescovi dell’isola in occasione del convegno della Consulta Regionale Pastorale Giovanile e Familiare che si svolgerà l’1 e il 2 ottobre presso l’Hotel Saracen di Palermo e organizzato in collaborazione con “Chiese di Sicilia” dal titolo “Si fida di te”. Papa Benedetto XVI verrà a Palermo, quindi, principalmente per parlare di famiglia, giovani e territorio. “Questo è segno di una chiesa pellegrina – ha detto l’arcivescovo Romeo – e che si chiede qual è la strada che dobbiamo percorrere in questo tsunami di rapidi cambi rapidi di valore nella vita sociale”. “Non vogliamo mostrare al Santo Padre il solito volto di una Sicilia imprigionata dalla mafia o quello di una Palermo che si muove tra i rifiuti, ma la storia di martiri e di santi della nostra terra di cui dobbiamo andare orgogliosi – ha detto Paolo Romeo, nella duplice veste di guida della arcidiocesi di Palermo e di presidente della Conferenza Episcopale siciliana –. Dobbiamo presentare a Sua Santità l’esempio di Agata, Lucia e Santa Rosalia. Quest’ultima deve essere come una stella vigilante per richiamare l’attenzione sulle pesti moderni che corrodono il nostro tessuto sociale”. Il convegno che si svolgerà nei giorni precedenti all’arrivo di Papa Ratzinger sarà un momento di preparazione e di vigilia, ma anche un modo per permettere un analisi e una discussione tra i giovani e le famiglie per un’educazione della speranza. “Un convegno non solo destinato agli addetti ai lavori dove si affronteranno i temi della giustizia e legalità, dell’ambiente, del lavoro, della cittadinanza attiva, della scuola e dell’università – come ha aggiunto mons. Buttitta, presente alla Cconferenza – ma, che a partire dal pomeriggio del 2 ottobre si aprirà a tutta la comunità con l’iniziativa chiamata “Fontane di luce” dove in venti chiese del centro di Palermo ci saranno dei momenti di preghiera e di riflessione, mentre una delle chiese fornirà un servizio continuo di confessioni per la preparazione all’incontro dell’indomani con il Papa”. La giornata di sabato dedicata al Convegno si concluderà in Piazza Politeama con una festa dal titolo “Noi migliaia di luci in festa”, un happening di musica e allegria.

SIR, Live Sicilia