Agi
giovedì 1 luglio 2010
Il Papa a Sulmona. Il presidente dell'Abruzzo: incoraggiamento per la ricostruzione umana, sociale e materiale, per chi soffre e per i giovani
"La visita del Santo Padre a Sulmona segnerà una tappa importante nella storia di questa regione. Ad accoglierlo ci sarà una rappresentanza ampia e significativa della nostra Comunità in spirito di amicizia, di affetto e di grande solidarietà. Con la presenza del Pontefice, Sulmona e l'Abruzzo, terra bisognosa di speranza, di rinascita e di sviluppo, diventeranno in un momento il cuore pulsante della Chiesa Universale". Lo ha detto il Presidente della Regione, Gianni Chiodi, commentando la visita di Papa Benedetto XVI prevista per domenica a Sulmona. "La città di Sulmona - ha proseguito il Presidente - rappresenta una straordinaria combinazione di antichità e santità ma anche di modernità e di grande potenza vitale. Si tratta di una città che, da sempre, ha saputo riconoscere il valore della religiosità, che si prepara ad accogliere il Santo Padre in un momento in cui soffre delle difficoltà inerenti l'occupazione, il rilancio produttivo che stenta a decollare, la mancanza di investimenti, etc. Ma la dignità non manca a questo territorio e alla sua gente che con fierezza saprà reagire davanti agli ostacoli attivando tutte le sinergie necessarie. Proprio per questo l'amministrazione regionale sta rivolgendo particolare attenzione a questa area in difficoltà con l'obiettivo di ristabilire le condizioni necessarie per lo sviluppo e la competitività. Il Santo Padre - ha aggiunto Chiodi - è sempre stato vicinissimo agli aquilani funestati dal terribile terremoto. Non dimenticheremo mai la sua toccante visita a L'Aquila successivamente al sisma (foto). Il suo pensiero è andato da subito alla popolazione così duramente colpita che ha causato gravi perdite in vite umane e ingenti danni materiali. Con il suo ritorno, chiederemo, quindi di rinnovare un sentito incoraggiamento per la ricostruzione umana, sociale e materiale di questo lembo di Abruzzo, per una ripresa economica e sociale della Valle Peligna e dell'intera Regione, per chi soffre e per i giovani che sono il nostro futuro, protagonisti attivi dello sviluppo".