'Gesù di Nazaret - Secondo volume'. Anticipazioni (2). L'Ultima Cena non la Pasqua secondo le prescrizioni rituali del giudaismo ma la Sua Pasqua
In ''La data dell'Ultima Cena'', primo punto del capitolo quarto, dal titolo ''L'Ultima Cena'', Papa Benedetto XVI affronta il tema della discrepanza tra la cronologia delle ultime ore della vita di Gesù offerta dal Vangelo di Giovanni e quella dei Vangeli di Marco, Luca e Matteo, e propende per dare ragione al primo. La questione può essere riassunta in questi termini: l'Ultima Cena è una celebrazione della Pasqua ebraica, portando il processo e la crocifissione di Gesù proprio nel giorno di Pasqua, come sembra essere nei Vangeli sinottici, o precede quella festività, portando la morte di Gesù in croce a corrispondere significativamente con l'immolamento degli agnelli nel Tempio prima della Pasqua, come suggersice Giovanni? Per Papa Ratzinger, oggi ''si vede sempre più chiaramente che la cronologia giovannea è storicamente più probabile di quella sinottica'' perchè ''processo ed esecuzione capitale nel giorno di festa sembrano poco immaginabili''. Questa risposta lascia però aperta una questione: ''L'Ultima Cena di Gesù appare così strettamente legata alla tradizione della Pasqua che la negazione del suo carattere pasquale risulta problematica''. Il Pontefice risolve la questione richiamandosi allo studio di John P. Meier. Scrive Papa Ratzinger: ''Gesù era consapevole della sua morte imminente. Egli sapeva che non avrebbe più potuto mangiare la Pasqua. In questa chiara consapevolezza invitò i suoi ad un'ultima cena di carattere molto particolare, una cena che non apparteneva a nessun determinato rito giudaico, ma era il suo congedo, in cui Egli dava qualcosa di nuovo, donava se stesso come il vero Agnello, istituendo così la sua Pasqua''. ''Una cosa è evidente nell'intera tradizione - prosegue il Papa -: l'essenziale di questa Cena di congedo non è stata l'antica Pasqua, ma la novità che Gesù ha realizzato in questo contesto. Anche se questo convivio di Gesù con i Dodici non è stata una cena pasquale secondo le prescrizioni rituali del giudaismo, in retrospettiva si è resa evidente la connessione interiore dell'insieme con la morte e risurrezione di Gesù: era la Pasqua di Gesù''. ''In questo senso - aggiunge - Egli ha celebrato la Pasqua e non l'ha celebrata... l'antico non era stato negato, ma solo così portato al suo senso pieno''. ''In base a ciò - conclude Papa Ratzinger - si può capire come l'Ultima Cena di Gesù, che non era solo un preannuncio, ma nei Doni eucaristici comprendeva anche un'anticipazione di croce e risurrezione, ben presto venisse considerata come Pasqua - come la sua Pasqua. E lo era veramente''.Asca