mercoledì 29 giugno 2011

Il Papa: il primato di Pietro è predilezione divina, come la vocazione sacerdotale. Grato a Dio per la chiamata e il ministero affidatomi 60 anni fa

Al termine della Santa Messa celebrata nella Basilica Vaticana nella Solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo e nella ricorrenza del 60° anniversario della Sua Ordinazione presbiterale il Papa si è affacciat alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico e ha guidato la recita dell’Angelus co n i fedeli e i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro.
"Scusate il lungo ritardo. La Messa in onore dei Santi Pietro e Paolo è stata lunga e bella", ha esordito Benedetto XVI. "O Roma felix si canta oggi - ha ricordato - nella solennità dei Santi Pietro e Paolo, Patroni di questa Città. 'Felice Roma, perché fosti imporporata dal prezioso sangue di così grandi Principi. Non per tua lode, ma per i loro meriti ogni bellezza superi'. Come cantano gli inni della tradizione orientale, i due grandi Apostoli - ha sottolineato il Papa - sono le ali della conoscenza di Dio, che hanno percorso la terra sino ai suoi confini e si sono innalzate al ciel. Sono le 'mani del Vangelo' della grazia, i 'piedi della verità' dell'annuncio, i 'fiumi della sapienza', le 'braccia della croce'". "La testimonianza di amore e di fedeltà dei Santi Pietro e Paolo illumina i Pastori della Chiesa, per condurre gli uomini alla verità, formandoli alla fede in Cristo. San Pietro, in particolare, rappresenta l'unità del collegio apostolico. Per tale motivo, durante la liturgia celebrata questa mattina nella Basilica Vaticana, ho imposto a 40 arcivescovi metropoliti il pallio, che manifesta la comunione con il Vescovo di Roma nella missione di guidare il popolo di Dio alla salvezza". Il Santo Padre ha quindi ricordato le parole di Sant’Ireneo, vescovo di Lione, secondo il quale alla Chiesa di Roma per la sua peculiare principalità “deve convergere ogni altra Chiesa, cioè i fedeli che sono dovunque, perché in essa è stata sempre custodita la tradizione che viene dagli Apostoli”. È la fede professata da Pietro – ha sottolineato Benedetto XVI - a costituire il fondamento della Chiesa: ‘Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente’ – si legge nel Vangelo di Matteo. Il primato di Pietro è predilezione divina, come lo è anche la vocazione sacerdotale: ‘Né la carne né il sangue te lo hanno rivelato – dice Gesù – ma il Padre mio che è nei cieli’”. Così accade, ha spiegato il Papa, “a chi decide di rispondere alla chiamata di Dio con la totalità della propria vita. Lo ricordo volentieri in questo giorno, nel quale si compie per me il sessantesimo anniversario di ordinazione sacerdotale”. “Grazie per la vostra presenza e le vostre preghiere”, ha detto. “Sono grato voi, sono grato soprattutto al Signore – ha continuato - per la sua chiamata e per il ministero affidatomi, e ringrazio coloro che, in questa circostanza, mi hanno manifestato la loro vicinanza e sostengono la mia missione con la preghiera, che da ogni comunità ecclesiale sale incessantemente a Dio, traducendosi in adorazione a Cristo Eucaristia per accrescere la forza e la libertà di annunciare il Vangelo”. "In questo clima - ha detto Papa Ratzinger - sono lieto di salutare cordialmente la Delegazione del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli, presente oggi a Roma, secondo la significativa consuetudine, per venerare i Santi Pietro e Paolo e condividere con me l`auspicio dell`unità dei cristiani voluta dal Signore. Invochiamo con fiducia la Vergine Maria, Regina degli Apostoli, affinché ogni battezzato diventi sempre più una 'pietra viva' che costruisce il Regno di Dio".
Dopo la recita della preghiera mariana, il Santo Padre ha voluto rivolgere uno speciale augurio alla città di Roma, di cui Pietro e Paolo sono i Patroni: "Desidero rivolgere un saluto speciale ai fedeli della mia diocesi, come pure ai parroci e a tutti i sacerdoti impegnati nel lavoro pastorale. All'intera cittadinanza estendo il mio augurio di pace e bene". In tedesco Benedetto XVI ha salutato in particolare “la delegazione della Baviera, venuta a Roma in occasione del giubileo dei sessant’anni della mia ordinazione sacerdotale. Ringrazio per le preghiere che sono state offerte per me da molti fedeli nei giorni scorsi”.

TMNews, SIR

LE PAROLE DEL PAPA ALLA RECITA DELL’ANGELUS