mercoledì 21 settembre 2011

Il Papa in Germania. I vescovi: lo scandalo pedofilia non eclissi il viaggio. Falsificata ogni profezia che a Berlino non c'è nessun interesse

Conferenza stampa questa sera a Berlino alla vigilia del viaggio che Benedetto XVI compirà in Germania da domani. Il Papa ''si è occupato intensamente della questione e ha fatto affermazioni chiare ed inequivoche'' sul tema della pedofilia, ha detto il presidente della Conferenza Episcopale tedesca, mons. Robert Zöllitsch. Il Pontefice ''sa che si tratta di una vicenda che ha creato delle ferite, ma non vuole che la sua visita sia eclissata da questo tema'', ha aggiunto l'arcivescovo di Friburgo. Il Papa ''dice che noi in Germania siamo sulla strada giusta e dobbiamo continuare così''. I parlamentari tedeschi che vogliono boicottare il discorso di Benedetto XVI al Bundestag dovrebbero ''ascoltare quello che il Papa dice e poi esprimere le proprie opinioni e punti di vista''. ''So che ci sono persone che hanno posizioni diverse, ma in una democrazia liberale si rispetta la diversità di opinioni'', ha spiegato Zöllitsch. ''Il Papa conosce la Germania - ha proseguito il capo dei vescovi tedeschi - e sa che la fede cristiana è indebolita. Il numero di fedeli è diminuito, la partecipazione alla Messa è declinata e sappiamo che la gente non è più molto interessata alla religione. Ma il Papa ci chiede di focalizzare la nostra attenzione su Dio, su ciò per cui vale la pena vivere''. Lutero ''non voleva dividere la Chiesa ma riformarla'' e la sfida per il futuro del dialogo ecumenico è ''trovare un modo comune di muoversi verso il futuro'', anche se tra cattolici e protestanti ''ci sono ancora cose da chiarire'', ha concluso il presule, in merito alla tappa a Erfurt, nella ex-DDR, dove Benedetto XVI visiterà il monastero agostiniano dove viveva Martin Lutero prima di dare avvio alla Riforma. "Ogni profezia che a Berlino non c'è nessun interesse per il Papa è stata falsificata", secondo Hans Langendoerfer, segretario della Conferenza Episcopale tedesca. "Berlino - spiega il gesuita interpellato dai cronisti a margine della conferenza stampa - è una grande città, non caratterizzata in modo predominante dal cristianesimo, si trova in un Land che non è naturalmente cattolico. In una città di 3 milioni di abitanti solo 300mila sono cattolici. Si tratta, inoltre, di una città che tradizionalmente nella storia tedesca è particolarmente liberal e caratterizzata da libertà di spirito. Per questo - afferma Langendoerfere - siamo molto, molto soddisfatti del fatto che domani l'Olympiastadion (foto), dove il Papa domani sera celebrerà Messa, è completamente esaurito, al punto che abbiamo dovuto anche respingere delle persone". Il gesuita ritiene che il Papa non risponderà, nei suoi discorsi, alle richieste di riforme avanzate da un gruppo di teologi su temi come il celibato e la comunione ai divorziati risposati. "Credo che il Papa - spiega - farà un'offerta e un appello ai credenti e ai cattolici tedeschi per aprirsi in modo nuovo e intenso alla fede. Non credo che affronterà i dettagli della dottrina della Chiesa che molte persone dicono che sono molto importanti per il futuro della Chiesa. Non è il momento dello specifico, ma di una grande testimonianza che incoragia i fedeli". Quanto al numero di fedeli fuoriusciti dalla Chiesa Cattolica, solo l'anno scorso 181mila in tutta la Germania a fronte di oltre 7mila nuovi ingressi, Langendoerfer non crede in una diretta incidenza del viaggio del Papa per un'inversione di tendenza: "Sono abituato a non attendermi da singoli eventi dirette conseguenze sull'orientamento religioso, come se ci potesse essere un automatismo", ha detto il segretario generale dei vescovi, "ma quel che apprezziamo e di cui abbiamo bisogno è avere degli impulsi da fuori, dal Papa, per vivere la fede cattolica senza paura, con soddisfazione e gioia di viverla e testimoniarla anche pubblicamente. Ciò può avere un influsso di medio e lungo periodo e produrre un rafforzamento della fede di una certa durata".

Asca, TMNews